Martedì 26 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

'Il male non esiste', l'Orso d'Oro a Berlino 2020 esce al cinema

Insignito del premio più importante del Festival tedesco, è un film iraniano che è stato bandito in patria perché parla di cose sgradite al regime

Una scena de 'Il male non esiste' (Cosmopol Film/Europe Media Nest/Filminiran)

Una scena de 'Il male non esiste' (Cosmopol Film/Europe Media Nest/Filminiran)

Scritto e diretto dall'iraniano Mohammad Rasoulof, 'Il male non esiste' ha vinto l'Orso d'Oro al Festival di Berlino 2020 e, complice un ritardo causato dalla pandemia di Coronavirus, esce nelle sale cinematografiche italiane giovedì 10 marzo. La distribuzione nostrana è da circuito indipendente, dunque riguarderà poche sale, ma, come ha detto Jeremy Irons (presidente della Giuria della kermesse tedesca), si tratta di "un film che tutti dovremmo vedere" e di un prodotto "poetico e devastante che pone ognuno di noi di fronte alla responsabilità delle nostre scelte".

'Il male non esiste', tutto sul film

Nato nel 1972, Mohammad Rasoulof è un cineasta che ha spesso raccontato le contraddizioni e le colpe del regime iraniano in cui vive. Per questo motivo è stato messo nel mirino delle autorità, che l'hanno più volte arrestato e condannato con l'accusa di fare propaganda contro il governo. Privato del passaporto, non può lasciare il paese e una sentenza del 2020 gli ha imposto di non girare film per i due anni successivi. 'Il male non esiste' è stato realizzato di nascosto ed è poi arrivato al Festival di Berlino per vie traverse, ma è stato bandito in patria e non potrà essere distribuito nelle sale del paese. La ragione principale è che la trama ruota attorno alla pena di morte che ancora viene praticata in Iran: le quattro storie che vengono portate in scena, ognuna al centro di un capitolo specifico, rappresentano una riflessione su questo tema e sui dilemmi morali che solleva. E per capire cosa sia 'Il male non esiste', vale la pena di riportare un aneddoto raccontato dallo stesso Mohammad Rasoulof: un giorno era per strada e ha visto un suo ex persecutore uscire da una banca. Ha iniziato a seguirlo, deciso a confrontarsi con lui, ma lentamente si è reso conto di quanto quella persona fosse normale, di come non fosse un mostro, bensì qualcuno che non si era posto domande sulle sue azioni, qualcuno che aveva inconsapevolmente interiorizzato i comportamenti che le autorità gli avevano imposto. 'Il male non esiste' nasce da questo tipo di sguardo nei confronti dell'altro.  

Il trailer

Le recensioni, cosa ne pensa la critica

In generale 'Il male non esiste' è stato recensito in maniera più che positiva, tanto che la media voto su Metacritic è di 82/100. Praticamente universale il riconoscimento della forza morale del film e dell'onestà intellettuale di Mohammad Rasoulof, capace anche di una messa in scena notevole. I giudizi si sono divisi sulla sceneggiatura: c'è chi ha detto che le quattro vicende raccontate cristallizzano in maniera convincente le angolazioni dalle quali su può guardare alla pena di morte e al regime che la pratica, e c'è chi invece ha riscontrato una minore efficacia e dunque ha trovato un po' lenti i 152 minuti di durata.