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La sfilata Gucci
Il cuore di Gucci batte forte, la maison è viva e pulsante, le idee, le emozioni e le sorprese sembrano non avere fine. E al termine della sfilata a Milano per la collezione autunno-inverno 2023-2024 tutti i ragazzi del team stilistico interno alla maison si mostrano dal vivo, uomini e donne di tutte le età, da chi ha poco più di venti anni a chi proprio venti anni li ha passati al lavoro in Gucci, ognuno con la sua specialità, a prendersi un meritatissimo applauso. Prima di tutto per il rispetto che hanno portato a tutti i loro maestri stilisti, di ieri e dell’altro ieri, con una sfilata di best seller che sembrano non avere tempo tanto sono nel mito dello stile. A cominciare da Tom Ford e dalla sua favolosa era a tutta sensualità di Gucci, fin dalla prima uscita: la modella in gonna di raso nero austera con sopra solo un minuscolo reggiseno di maglia di metallo tempestato di cristallo.
Hanno ragione a sorridere e a essere positivi il patron del Gruppo Kering Francois Henri Pinault al defilè con la moglie Salma Hayek e il presidente di Gucci Marco Bizzarri, la macchina gira a mille e riesce a intrigare il mondo della moda anche in questi mesi di passaggio, dall’era trionfante di Alessandro Michele che ha lasciato nel novembre 2022 alla nuova storia che andrà in palcoscenico a settembre con la prima sfilata di Gucci donna di Sabato De Sarno. In questa situazione certo non facile il brand che ha chiuso il 2022 con 10 miliardi e 500 milioni di fatturato dimostra ancora una volta di essere vincente. Stavolta il team ha riletto in abbondanza e con vivacità gli anni bellissimi di Tom Ford direttore creativo, con quelle donne che solo lui sapeva scoprire e mettere a nudo senza essere mai volgare. Non mancano i riferimenti al genio di Alessandro Michele come gli omaggi all’heritage con due modelli di borse. La Horsebit ingigantita rilanciata da Tom e sempre coi bei morsetti, e la Jackie che diventa più grande e più allungata.
Laetitia Casta, bella e maestosa come sempre chiude il defilè di Tod’s nell’incanto grandioso dell’Hangar Pirelli alla Bicocca sotto i giganteschi Palazzi Celesti di Kiefer. Una presenza che sottolinea come Tod’s continui a crescere in eccellenza e qualità di prodotto ma anche molto in creatività grazie al gusto e all’esperienza di Walter Chiapponi, direttore creativo prima di tutto rispettoso della cultura del brand che ha per patron generoso e illuminato Diego Della Valle. Proprio lui prima dell’inizio della sfilata lancia un appello alle imprese italiane perché si uniscano per il bene del Paese. "Nel nostro mestiere molti fanno e dicono, molti dicono e non fanno – spiega il presidente del Gruppo Tod’s – a quelli direi: “do it!“.
Mai come ora l’italian lifestyle può aiutare le imprese, soprattutto le piccole, perché il mondo vuole venire qua. E soprattutto le imprese più forti devono mettersi a disposizione del territori perché quello si può fare immediatamente. L’idea nostra è che l’impresa deve portare benessere a tutto e a tutti, come abbiamo fatto noi con le scuole e col Colosseo". Questi gli impegni che nella moda si traducono in una collezione di grande bellezza e preziosità, fatta tutta in Italia da maestri artigiani che Della Valle esalta e protegge, e che Walter Chiapponi valorizza al massimo nei modelli in passerella. Rigore e rigidità delle costruzioni, volumi ampi e importanti, parka da urlo che sembrano usciti da un atelier di couture, minigonne e maxicoat, ballerine e scarpe col tacco, abiti longilinei di maglia, nessuna decorazione perché parlano forme e tagli, materia e filosofia del bel vestire, con "un tocco di sensualità alla Newton e una punta di erotismo alla Belle de Jour" come dice Chiapponi.
Ieri sera nello showroom di René Caovilla il presidente e direttore creativo del marchio di scarpe da donna più bello del mondo, Fernando Caovilla, ha festeggiato 50 anni di successo e di bellezza con una mostra storica sul suo lavoro di maestro di sublime artigianalità e di successi internazionali con la scarpa storica Cleo in tutte le sue evoluzioni, compresa quella con la spirale-serpente che sale dal collo del piede alla caviglia e si illumina di 700 brillanti veri.