Giovedì 20 Febbraio 2025
SIMONA BALLATORE
Magazine

Il difficile perdono. Il delitto e la riparazione: "Ho abbracciato il killer di mio marito"

La storia di Lucia Di Mauro Montanino nel podcast di Niccolò Agliardi "Quando uccise Gaetano, Antonio aveva 17 anni. Ora per me è come un figlio" .

Niccolo Agliardi e Lucia DI Mauro ieri alla comunià Kairos di Vimodrone

Niccolo Agliardi e Lucia DI Mauro ieri alla comunià Kairos di Vimodrone

Antonio, il più piccolo degli assassini di mio marito, ha chiesto di incontrarmi. Mi immaginavo di vedere un mostro, un gorilla. E invece mi sono trovata davanti un bambino. Piangeva e tremava. L’ho abbracciato per non farlo cadere, stava collassando". Lucia Di Mauro Montanino rivive quell’attimo che le ha cambiato la vita per la seconda volta e che è al centro del podcast di Kayros Onlus, L’abbraccio che ripara - Perdonare un delitto, ideato e scritto da Niccolò Agliardi, la voce-guida, e realizzato da Vois con Fondazione Cariplo. Dal 27 febbraio lo si potrà ascoltare in otto puntate su tutte le piattaforme ed è già disponibile su Sky TG24 Insider.

Lucia è a Vimodrone, nella comunità Kayros di don Claudio Burgio, che da 25 anni accoglie adolescenti e ragazzi con precedenti penali per cercare di dare loro un’opportunità, un punto di svolta. È qui che ha scelto di accompagnare il podcast con Niccolò Agliardi, che ha voluto raccontare la sua storia, ambientata in quella "Napoli che a salvarsi ci prova sempre, ma non sempre ci riesce" e in una piazza del mercato "teatro di rivolte, di guerre e miracoli".

Lucia si aggrappa alla sua mano, commossa, mentre riascolta nel podcast gli otto colpi di pistola, la voce di sua figlia Veronica, le sue parole. Guarda i ragazzi che vivono nella comunità di Vimodrone, che hanno alle spalle reati e vite difficili, come quell’Antonio che non solo ha "perdonato", ma che "è quasi entrato nello stato di famiglia, come un figlio". Oggi è ai domiciliari, è papà, lavora in una cooperativa sociale che gestisce un bene confiscato alla mafia, intitolato proprio a Gaetano Montanino: Antonio aveva 17 anni quando, con un commando di ragazzini, ha esploso otto colpi di pistola, lasciando a terra Mimmo dagli occhi blu. "Era bellissimo, amava la divisa, lavorava di notte come guardia giurata. È uscito di casa il 3 agosto del 2009 e non è più tornato", ricorda Lucia, che così ha perso il marito e padre di sua figlia, "il mio tutto".

Niccolò Agliardi l’ha convinta a raccontare questa "storia di bene, che si inzuppa di male, come la vita", che vede al centro persone "che provano a ricucire ferite": "Una storia che non cerca un lieto fine a tutti i costi, ma che fa cadere le barriere di buoni e cattivi, insegnando tantissimo", spiega l’autore del podcast. Non è stato semplice. Ci ha lavorato per un anno, perché è una storia "necessaria".

"Sapere che Mimmo era stato ammazzato da quattro ragazzi, che avevano l’età di mia figlia, mi ha fatto ancora più male: cosa abbiamo fatto noi adulti per avere creato una generazione che ha bisogno di armi?" chiede con forza Lucia, assistente sociale. Alla sua voce si uniscono quelle della figlia, di Antonio, di criminologi e magistrati e di don Claudio Burgio, che dedica il suo impegno quotidiano ai ragazzi che cercano una seconda possibilità, "che per molti è la prima", precisa ancora Lucia, abbracciando i giovani di Kayros, che hanno firmato anche la colonna sonora del suo perdono – Come te lo spiego – con la loro etichetta Kayros Music: "Mi raccomando, ragazzi".

Tra loro c’è Morgan, in arte Yambo: "Anche noi abbiamo storie di vita non molto belle – racconta – ma i più grandi cambiamenti sono avvenuti quando abbiamo visto che qualcuno teneva a noi, non ci vedeva solo come mostri. È da quel giorno che cambi, che inizi a volerti bene e a volere bene agli altri". "Il perdono è un atto gratuito – conclude don Burgio –: la riconciliazione è un cammino, non è obbligatorio o esigibile, è un dono “iper“. Non sempre avviene, ma è decisivo: è una storia che ricomincia". La storia di questo "abbraccio che ripara" diventerà anche un documentario, su Sky Tg24, che da marzo accompagnerà il podcast e che vuole arrivare ai giovani. "Se potesse aiutare anche solo un ragazzo prima che sia tardi, avremmo ottenuto un grande risultato", sottolinea Agliardi. "Io ci credo, ragazzi": incoraggia Lucia.