Roma, 28 novembre 2024 – Le scintillanti scarpette rosso rubino di Dorothy, indossate da Judy Garland ne ‘Il Mago di Oz’, film cult del 1939, andranno all’asta. Le iconiche calzature hanno una storia lunga e particolare: erano state rubate nel 2005 dal Judy Garland Museum di Grand Rapids, città del Minnesota che ha dato i natali alla leggendaria attrice e sono scomparse per ben 13 anni. Fino a quando l’FBI le ha ritrovate nel 2018 grazie a un’operazione sotto copertura.
Il paio di scarpette che saranno vendute all’incanto appartengono al collezionista Michael Shaw e sono uno dei quattro esemplari superstiti del film. Le altre tre appartengono all’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, allo Smithsonian Museum of American History e a un altro collezionista privato. Secondo l’Heritage Auction, si tratta del paio meglio conservato tra quelli usati da Judy Garland durante le riprese: la coppia di calzature “ha un colore più scuro di qualsiasi altro paio conosciuto, un ricco bordeaux, probabilmente il risultato di un'attenta conservazione al riparo dalla luce diretta”, si legge sul sito della casa d’aste.
Inoltre, basandosi su sottili differenze tra i fiocchi e i tacchi delle diverse paia, l’esperto Randy Struthers ha stabilito che le scarpe di Michael Shaw sono state indossate da Judy Garland per la maggior parte del film, comprese tre iconiche inquadrature ravvicinate: lo shock delle mani della strega, il primo piano alle porte di Oz e la scena culminante del battito dei tacchi verso la fine del film.
Il furto delle scarpette rosse
Michael Shaw era già possessore del cimelio quando questo è stato rubato: lo aveva prestate al museo dedicato alla leggendaria star hollywoodiana nell’agosto del 2005, in occasione dell’annuale Judy Garland Festival, dove le calzature sono state rubate una settimana dopo l’inizio dell’esposizione. Le scarpette rosse sono scomparse per 13 anni, fino a quando nel 2018 l’FBI è riuscita a recuperarle grazie a una soffiata e a un’operazione sotto copertura.
Il responsabile del furto, il 76enne Terry Jon Martin, si è dichiarato colpevole di furto di un’opera d’arte nel 2023: l’uomo ha raccontato di aver rotto la porta di vetro del museo e la teca che conteneva il tesoro cinematografico con un martello. Durante il processo, il 76enne ha spiegato di aver sottratto il cimelio al museo pensando che le scarpette fossero decorate con rubini veri. Quando ha scoperto che si trattava invece di vetro, si è liberato delle calzature grazie al complice Jerry Hal Saliterman.
Il 15 marzo di quest’anno anche Saliterman, che avrebbe aiutato Martin a nascondere il cimelio, è stato imputato per furto di opera d’arte. Inoltre, l’uomo è stato accusato anche di subornazione di testimoni: avrebbe minacciato di diffondere un video esplicito di una donna se avesse parlato con l’agenzia federale del luogo in cui si trovavano le scarpette. Secondo l’accusa, Saliterman tra il 2005 e il 2018 avrebbe “ricevuto, nascosto e smaltito un oggetto del patrimonio culturale”.
A distanza di quasi 20 anni, Michael Shaw ha riavuto le scarpette rosse, ma ha deciso di consegnarle a Heritage Auctions, che – prima di metterle all’asta – esporrà le famose calzature a Los Angeles, New York City, Londra e Tokyo. Come afferma l'autore Rhys Thomas, citato da Heritage Auction, “le scarpette di rubino sono molto più di un semplice pezzo di memorabilia hollywoodiana, molto più di un prezioso pezzo di storia dell'industria”. Joe Maddalena, vicepresidente esecutivo della casa d’aste ha dichiataro a Forbes: “Non si sottolineerà mai abbastanza l’importanza delle scarpette rosse di Dorothy: sono l’oggetto di scena più importante della storia di Hollywood”.