Venerdì 10 Gennaio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Il caffè previene i disturbi al cuore : "Ma va bevuto al mattino"

Se c’è un’ora buona per bersi un caffè è certamente il mattino. Uno studio, pubblicato sull’European Heart Journal, condotto da...

Se c’è un’ora buona per bersi un caffè è certamente il mattino. Uno studio, pubblicato sull’European Heart Journal, condotto da...

Se c’è un’ora buona per bersi un caffè è certamente il mattino. Uno studio, pubblicato sull’European Heart Journal, condotto da...

Se c’è un’ora buona per bersi un caffè è certamente il mattino. Uno studio, pubblicato sull’European Heart Journal, condotto da ricercatori della Tulane University, Stati Uniti, sembra dimostrare che coloro che bevano caffè al mattino assicurano al proprio cuore un migliore salute, favorendo la riduzione del rischio di morte per malattie cardiovascolari e di mortalità generale rispetto a un caffè bevuto in qualsiasi altro momento della giornata. "Il nostro studio – dichiara Lu Qi, primo ricercatore – sembra suggerire che il caffè genera anche effetti positivi sulla riduzione delle probabilità di sviluppo di malattie croniche, come il diabete di tipo 2".

Tuttavia a fare la differenza, e quindi beneficiare di questi effetti, sarebbe l’ora in cui si beve il caffè. Lo studio ha arruolato 40.725 adulti facenti parte del National Health and Nutrition Examination Survey, condotto tra il ’99 e il 2018. Rispetto alle persone che non assumevano caffè, i bevitori mattutini avevano il 16% in meno di probabilita’ di morire per qualsiasi causa e il 31% di probabilità in meno di morire per malattie cardiovascolari, mentre non si è osservata alcuna riduzione del rischio in bevitori di caffè nel corso del giorno rispetto ai non bevitori di caffè.

Inoltre il caffè bevuto al mattino si associava di solito a rischi inferiori, indipendentemente dalle quantità consumate, moderati (da due a tre tazze) o forti (piu’ di tre tazze). Solo i bevitori soft, che consumavano una tazza o meno di caffe’ al mattino, hanno beneficiato di riduzione inferiori del rischio in senso lato.