Roma, 4 dicembre 2023 – Maninni chi? Il cast del 74° Festival della Canzone Italiana (6-10 febbraio) annunciato ieri al Tg1 delle 13:30 da Amadeus ha regalato tra i nomi di fenomeni da hit parade, habitué della Riviera, “celebrities” in cerca di riscatto, giovanissimi e meno giovani trapper rampanti pure un manipolo di “oggetti misteriosi” con biografie ignorate dai più e, in alcuni casi, perfino da Wikipedia. Una scelta su cui artisti di una certa notorietà in lotta per uno dei 3 posti al sole in palio il 19 dicembre nella finalissima di Sanremo Giovani potrebbero avere qualcosa da ridire. Perché i Santi Francesi, ad esempio, debbano rischiare l’esclusione e Il Tre, il trio milanese dei La Sad (la loro Toxic è arrivata all’oro, ma per il grande pubblico restano degli sconosciuti) o lo stesso Maninni si ritrovino in tasca, come nel tennis, la “green card” per accedere direttamente al tabellone principale, lo sa solo Amadeus. O, forse, lo sa suo figlio José Alberto, “direttore artistico ombra” per il peso ricoperto dal suo giudizio in alcune scelte paterne.
Con quella concezione a geometria variabile del regolamento che ha, Ama fino a qualche giorno fa sembrava intenzionato ad aumentare il numero dei “passaporti” per il Festival in palio alla finalissima di Sanremo Giovani, mentre poi ha deciso per la scelta blindata inserendo quelli in cui credeva di più direttamente fra i 22 big, portati con un colpo di mano, pardon di tweet, anzi di X, ieri mattina a 27. È il caso pure di Big Mama, già caduta a Sanremo Giovani nel 2022 recuperata a febbraio come ospite di Elodie, e trasformata ieri ipso facto in Big così come il rapper Alfa inserito in forza dei tre dischi di platino incassati in estate dalla (jovanottesca) Bellissimissima.
Con 30 cantanti in gara ore antelucane assicurate, come ha prontamente ironizzato Fiorello, sempre su X, congratulandosi con l’amico: "Che Cast! Bravo Ciccetto! Sono felice di andare in onda con VivaRai2 alle 6 del mattino!". Ma l’Invincibile Armata messa in acqua da “Ciccetto” conta nelle sue fila pure altri debuttanti della competizione festivaliera a cominciare da Alessandra Amoroso, ospite di Valerio Scanu nel 2010, di Emma nel 2012, del conduttore Claudio Baglioni nel 2019, ma mai in gara, dalla figlia d’arte Angelina Mango, dall’emergente Rose Villain, fino a Fred De Palma, Gazzelle e Ghali. Anche se l’esordiente con maggiori chance è probabilmente Geolier, al secolo Emanuele Palumbo, che per l’estate prossima ha già messo in agenda quattro mega-concerti tra cui quello al “Diego Armando Maradona”. Proprio il rapper partenopeo e la Amoroso reclamano fin da ora il loro tra i protagonisti annunciati di questa edizione assieme ad Annalisa, alla sua sesta partecipazione in 12 anni, Mahmood, in cerca della terza vittoria dopo quella del 2019 da solo e quella del 2022 con Blanco, Irama (quinta volta) e Il Volo, nuovamente in gara dopo la vittoria di Grande amore nel 2015 e il 3° posto del 2019. Primo Festival da Big pure per i Negramaro, che tornano all’Ariston dopo quell’eliminazione fra le Nuove Proposte del 2005 da cui ha spiccato però il volo la loro strabiliante carriera.
Per Nostra Signora delle hit-parade Loredana Berté si tratta della 12ª partecipazione (incluse quelle del ’93 con la sorella Mimì e del 2012 con Gigi D’Alessio), mentre per Fiorella Mannoia della sesta. Una presenza in più della Berté la mettono in agenda i Ricchi e Poveri, veterani assoluti di questa edizione, in gara per la prima volta senza Franco Gatti. Tra gli artisti di lungo corso pure Emma, alla sua quarta edizione, e la coppia Renga e Nek, che in due ne contano 15. Quarta volta per Diodato, vincitore con Fai rumore nel 2020. La presenza di The Kolors nasce pure dal senso di colpa di Amadeus che l’anno scorso li aveva lasciati fuori con Italodisco (pure lui sbaglia). Mr. Rain e Sangiovanni ci riprovano, così come Dargen D’Amico. Trionfo, si vocifera, dei pezzi up-tempo. Per arrivare sì fino al mattino, ma (forse) svegli.