Da settimane Tom Holland domina incontrastato e inarrivabile il box office in Italia e non solo, con Spider Man: No Way Home. Ora il venticinquenne attore britannico cerca di bissare o almeno avvicinarsi a quel clamoroso successo con Uncharted, un film tutto azione e avventura ispirato all’omonima serie di videogiochi. Nel film, diretto da Ruben Fleischer e dal 17 febbraio nelle sale, anche Mark Wahlberg e Antonio Banderas.
"Sono cresciuto amando questi film per famiglie. Film d’azione come Indiana Jones, Mission Impossible e quindi quando mi è stata data la possibilità di fornire la mia versione di un film del genere, è stata per me la realizzazione di un sogno", dice Holland, a Roma con il regista e i produttori del film, Charles Roven e Alex Gartner.
Nel film, Holland è Nathan Drake che, convinto da Sally (Mark Walberg) parte alla ricerca di un tesoro, affrontando mille avventure e pericoli. "In realtà Drake, più che per trovare il tesoro – precisa Holland - parte nella speranza di ritrovare il fratello, che lo aveva lasciato in orfanotrofio quando lui avevo solo dieci anni. Cerca la famiglia e alla fine la trova in Sally. Credo che sia proprio questo rapporto profondo tra noi due, il cuore del film e ciò che lo rende così speciale". Il videogioco non è stata l’unica fonte di ispirazione, spiega il regista: "Volevo rispettare ma anche fare nostro il videogioco, ispirandomi anche a film d’azione e d’avventura come Indiana Jones, Star Wars, I Goonies". Holland, fisico scattante e tutto muscoli, non si è risparmiato. "Non c’è stato bisogno di usare la computer grafica. Tom – racconta Rover – ha anche lo stuntman e l’acrobata".
Beatrice Bertuccioli