Nel corso del mese di ottobre 2019 Simon & Schuster pubblicherà un libro scritto a quattro mani da Hillary Clinton e da sua figlia Chelsea: il saggio si intitolerà 'The Book of Gutsy Women' (il libro delle donne coraggiose) e comprenderà una serie di ritratti dedicati alle icone femminili che hanno ispirato le due autrici. L'editore ha annunciato la presenza di oltre cento donne, tra le quali compare anche l'ambientalista Greta Thunberg, classe 2003 e una delle attiviste più rilevanti dei nostri giorni.
Hillary e Chelsea Clinton, scrittrici
'The Book of Gutsy Women' è il primo lavoro firmato insieme da madre e figlia, ma non è il loro esordio letterario: Hillary Clinton ha già all'attivo numerose pubblicazioni, fra le quali il recente racconto della campagna elettorale che l'ha vista sconfitta da Donald Trump. Dal canto suo, Chelsea Clinton si è dedicata soprattutto alla letteratura per bambini, scrivendo libri illustrati dedicati alle donne che hanno cambiato il mondo e ai temi legati all'ambiente e ai cambiamenti climatici.
Il loro primo saggio scritto a quattro mani è dedicato a quelle donne "che hanno avuto il coraggio di combattere lo status quo, di porre domande scomode e importanti e di raggiungere gli obiettivi che si erano prefissate. Se c'è un insegnamento che possiamo trarre dalla storia è che il mondo ha bisogno di donne coraggiose".
Le donne che hanno influenzato le Clinton
L'elenco delle figure femminili inserite in 'The Book of Gutsy Women' è corposo. Fra le altre, ricordiamo Mary Ritter Beard (1876-1958), storica e attivista in favore dell'introduzione del suffragio femminile negli Stati Uniti, e Mary Edwards Walker (1832-1919), che fu medico chirurgo durante la guerra civile americana, fu una convinta abolizionista e venne arrestata per avere indossato i pantaloni.
E poi Shirley Chisholm (1924-2005), la prima afroamericana a essere eletta nel Congresso degli USA e la prima donna a candidarsi per la presidenza, nel 1972, ed Ellen DeGeneres (classe 1958), attrice, presentatrice televisiva e attivista in favore dei diritti della comunità LGBT. Tra i ritratti femminili c'è anche quello di Manal al-Sharif (classe 1979), attivista per i diritti delle donne in Arabia Saudita e nota al mondo per essersi fatta riprendere, nel 2011, alla guida di un'automobile proprio per stigmatizzare il divieto di avere la patente per le donne saudite.
Infine, menzione doverosa per Juana Inés de la Cruz (1648-1695), poeta e filosofa autodidatta, che parlò e scrisse apertamente di questioni legate all'amore, al femminismo e alla religione. Figure femminili, dicono le Clinton, le cui storie "sono spesso ignorate o del tutto dimenticate".