Sabato 29 Giugno 2024
COSTANZA CHIRDO
Magazine

Hawaii: 16enne vince causa climatica contro il governo e incassa un accordo per trasporti green

Navahine guida un movimento di attivisti per il clima. La sua famiglia vive della coltivazione del taro, tubero locale, compromessa da siccità e nubifragi

Le lotte per il clima sono guidate in tutto il mondo da movimenti di giovani attivisti (Ansa)

Le lotte per il clima sono guidate in tutto il mondo da movimenti di giovani attivisti (Ansa)

Hawaii, 21 giugno 2024 – Un gruppo di giovani attivisti per il clima, guidati dalla sedicenne Navahine F., ha ottenuto una sentenza che costringe lo Stato delle Hawaii ad assumere impegni stringenti per mettere in campo un sistema di trasporto pubblico a “emissioni zero”.

Nel 2022, quando Navahine aveva solo 14 anni, i giovani attivisti climatici avevano fatto causa allo Stato americano, accusando il suo dipartimento dei Trasporti di favorire il cambiamento climatico. L'iniziativa, stando alla ricostruzione della Hawaii Public Radio, nasce dal fatto che l'acuirsi di periodi di siccità e piogge intense causate dai cambiamenti climatici avrebbe compromesso la produzione di taro, un tubero locale, che la famiglia della ragazza coltiva da “dieci generazioni”.

Navahine ha spiegato che “a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, la mia famiglia sta facendo ogni sforzo per mantenere attiva la nostra azienda. È questo che mi ha spinto ad agire”.  Alla sua causa, che ricorda l'impegno dell'attivista e fondatrice del movimento Friday for future Greta Thunberg, hanno aderito altri 13 giovani attivisti.

Secondo il gruppo, le politiche di trasporto a favore dei combustibili fossili dello stato delle Hawaii violavano i loro diritti costituzionali: il reclamo, riporta ‘The Guardian’, affermava che lo stato, dando priorità a progetti come l'espansione delle autostrade invece di elettrificare i trasporti pubblici e promuovere camminate e ciclismo, aveva creato “livelli insostenibili di emissioni di gas serra”. Secondo gli attivisti, tutti di età compresa tra i nove e i diciotto anni, lo stato accelerava così il “declino e la scomparsa del patrimonio naturale e culturale delle Hawaii”.

L’iniziativa è parte di una serie di cause climatiche costituzionali in corso dal 2011, guidate da giovani attivisti e presentate dallo studio legale no profit ‘Our Children’s Trust’. All'inizio dell’anno, lo studio ha ottenuto una grande vittoria in Montana, dove la corte suprema ha confermato la “decisione rivoluzionaria” di richiedere che le normative statali considerino la crisi climatica prima di approvare i permessi per lo sfruttamento dei combustibili fossili. È stato il primo successo per le cause intraprese da ‘Our Children’s Trust’.

La sentenza e il conseguente accordo annunciato dal governo delle Hawaii è quindi un altro passo significativo, oltre a essere uno dei primi grandi casi focalizzati proprio sul trasporto, scrive The Guardian. Il patto, di natura cooperativa tra governo e attivisti, prevede di includere un consiglio di giovani che assista il dipartimento dei Trasporti dello stato nell’applicazione delle nuove politiche più sostenibili. Dovranno essere ripensati i piani di sviluppo futuri, con investimenti volti a incentivare l’uso di veicoli elettrici, ad ampliare il sistema di trasporto pubblico e di percorsi ciclabili e pedonali.

“Avete il diritto costituzionale di combattere per politiche climatiche che sostengano la vita e in questo caso avete mobilitato il nostro popolo” ha detto il governatore delle Hawaii, Josh Green, ai giovani querelanti, aggiungendo che spera che ciò “ispiri azioni simili in tutto il paese”. Secondo l’accordo, se lo stato delle Hawaii non rispetterà i nuovi impegni entro la data prestabilita, potrà essere portato nuovamente in tribunale.