Harry Styles, classe 1994 ed ex membro della band One Direction, è stato più volte accusato sui social di praticare queerbaiting. Tanti utenti ritengono infatti che l’artista stia sfruttando un’estetica che ammicca al mondo LGBTQ+ solo per ottenere maggiore successo e popolarità. Styles, che non si era mai pronunciato sul tema, ha deciso di rispondere una volta per tutte alle polemiche che lo hanno coinvolto e lo ha fatto nel corso di una lunga intervista rilasciata a ‘Rolling Stone America’.
Cos’è il queerbaiting
Per ‘queerbaiting’ si intende una tecnica di marketing utilizzata soprattutto nel mondo dello spettacolo che consiste nell’attirare i membri della comunità LGBTQ+ con delle allusioni all’universo queer. Solitamente se si fa queerbaiting si sottintende una possibile rappresentazione del mondo omosessuale, bisessuale, transgender e queer all’interno di uno show televisivo, uno spettacolo musicale o una rappresentazione pubblica in genere. Tale allusione però resta sospesa e non viene mai effettivamente resa esplicita.
Il caso Harry Styles
In questo caso, Harry Styles è stato accusato di lanciare messaggi contrastanti e quindi di praticare ‘queerbaiting’ per via del suo abbigliamento. Nei live il cantante utilizza infatti molto spesso abiti composti da pailettes, boa di piume, scarpe con il tacco e in più occasioni pubbliche ha indossato gonne e capi d’abbigliamento considerati femminili o vicini al mondo queer. Nel privato, però, l’artista è legato a una donna: Olivia Wilde, regista del film ‘Don’t Worry Darling’ che sarà presentato a Venezia e in cui Styles veste i panni del protagonista. Tanto è bastato per decretare che quello che l’artista ha sul palco sia un atteggiamento fasullo, unicamente volto ad accrescere la sua visibilità e sfruttando un’estetica vicina al mondo LGBTQ+.
Come Harry Styles ha rimandato al mittente le accuse
In un’intervista rilasciata a ‘Rolling Stone America’, che lo ha scelto per la sua copertina proprio in vista dell’uscita di ‘Don’t Worry Darling’, l’artista si è esposto sul tema. “Il punto su cui dovremmo lavorare è accettare tutti ed essere più aperti – ha detto – Non dobbiamo etichettare tutto o chiarire quali caselle stiamo occupando”. Una risposta che mantiene intatta la sua volontà di non definirsi ma di sentirsi fluido. “Mi piace pensare di essere aperto, abbastanza testardo e disponibile ad essere vulnerabile. Io voglio solo cantare e non voglio fare male a nessuno” ha aggiunto. E sulla sua relazione con la Wilde ha dichiarato: “Ogni tanto le persone mi dicono, ‘Ti fai vedere solo con donne'. Io non penso di farmi mai vedere pubblicamente con nessuno: se mi fanno una foto mentre sono con una persona, questo non significa che io abbia scelto di avere una relazione pubblica”.