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Harry Potter e i suoi amici in uno dei disegni di J.K. Rowling apparsi sul sito Pottermore
Londra, 30 agosto 2016 - La penna magica non le serve solo per scrivere con successo: prova ne sono i sette volumi della saga di Harry Potter tradotti in 77 lingue, che hanno venduto qualcosa come 450 milioni di copie in tutto il mondo. Anche disegnare le viene bene. E non da oggi. Così J.K. Rowling ha voluto dimostrarlo, facendo un regalo ai fan che assediano Pottermore, il sito dedicato al maghetto, voluto e coccolato dalla celebre scrittrice, che suole pubblicare online i nuovi racconti. A sorpresa la mamma del maghetto, ormai diventato grande, ha inserito in diverse pagine alcuni disegni realizzati in tanti anni di carriera. Già, perché J.K. Rowling, tra un racconto fantastico e un altro, oppure quando è in cerca di ispirazione, da quando scrive ama buttar giù le immagini che ha in mente, mettendole su carta sotto forma di disegni. Schizzi ancor prima delle parole, lasciando che la magia prenda forma e diventi figura, da perfetta autodidatta: «Disegno su tutto ciò che mi capita a tiro, persino sui libri», confida la scrittrice. Basta osservare gli sketches pubblicati su Pottermore (oltre a un’illustrazione che ha venduto per beneficenza e un’altra del professor Piton che ha realizzato su un volume della saga), per riconoscere personaggi e situazioni. Dagli inizi della serie, esplosa nel 1997 come fenomeno letterario in Inghilterra, attraversando la Manica e propagandosi in tutto il mondo, agli ultimi capitoli. Disegni in bianco e nero, semplici, che ricordano lo stile dei suoi romanzi e i classici per ragazzi, sul genere delle Storie di Narnia; alcuni bozzetti già visti, come un disegno di Harry bambino incluso in una prima edizione. Altri assolutamente inediti, come l’immagine di Severus Piton che fa lezione postata sulla pagina “Pozioni” di Pottermore, lo schizzo del Quidditch e quello di Peeves il fantasma.
La scena più tenera? Quella con Albus Silente, preside di Hogwarts e mentore di Harry, il fido guardiacaccia Hagrid e Minerva McGranitt, severa insegnante di Trasfigurazione e direttrice della casa Grifondoro, che cullano il maghetto ancora in fasce, consapevoli dell’importanza della venuta al mondo di quell’esserino (scena riproposta nella trasposizione cinematografica che ha fatto salire il fatturato annuo della Warner Bros di svariati miliardi di dollari negli ultimi anni), destinato a fare cose straordinarie. Nel suo mondo fantastico combattendo Lord Voldemort, ma anche, e soprattutto!, nella realtà: in soli 19 anni (il primo libro “Harry Potter e la Pietra Filosofale” è uscito il 31 luglio 1997) l’apprendista mago ha generato profitti inimmaginabili: 8 miliardi di dollari solo dagli otto film prodotti dalla Warner Bros, a cui bisognerà aggiungere, a fine 2016, l’incasso, quasi certamente miliardario, del prossimo film “Animali fantastici: dove trovarli”, diretto da David Yates, di cui J.K. Rowling (ovvero miss Joanne Kathleen), firma la sceneggiatura. Ma la scrittrice e detentrice di un patrimonio personale stimato da Forbes di oltre un miliardo di dollari (la seconda al mondo dopo l’attrice americana Oprah Winfrey), è ben lungi dall’essere paga, anzi ha ancora tanto da raccontare su Hogwarts.
Oltre alle illustrazioni disponibili su digitale, verranno pubblicate il 6 settembre attraverso il sito Pottermore, l’editore digitale globale della Rowling, altre tre raccolte: i tre libri si intitoleranno “Potere, politica e poltergeist”, “Racconti da Hogwarts” e “Hogwarts: una guida incompleta e inaffidabile”. Un anno pieno di impegni per la Rowling, che nel maggio scorso ha ricevuto il Pen/Allen Foundation Award, il 30 luglio ha debuttato a Londra lo lo spettacolo teatrale “Harry Potter & the Cursed Child”, da cui è tratto l’ottavo volume della saga, che in italiano uscirà il 24 settembre per Salani con il titolo “Harry Potter e la maledizione dell’erede”. Vediamo se la magia continuerà: in Italia si direbbe di sì. Il libro - in inglese - è già da settimane tra i primi 10 più venduti.