Piacenza, 6 novembre 2019 - E' stata presentata stamane, al Teatro Municipale di Piacenza, la 65a edizione della Guida Michelin Italia. Scopriamo tutti i premiati nell'ambito dell'appuntamento gourmet più atteso dell'anno.
GUIDA MICHELIN 2020: LE TRE STELLE- Nella Guida Michelin 2020, i ristoranti che propongono una cucina che "vale il viaggio", e quindi le 3 stelle Michelin, sono: Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull'Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano, new entry. "Sono visibilmente emozionato - ha detto Bartolini appena indossata la giacca con le tre stelle Michelin - è bello per la città di Milano che mi ha accolto tre anni fa, una città esplosiva, di sicuro tra le più belle d'Italia. Oggi è un po' come vincere l'oro alle Olimpiadi".
GUIDA MICHELIN 2020: LE DUE STELLE - sono due le novità tra i 35 ristoranti che "meritano una deviazione", e quindi le 2 stelle Michelin. La Madernassa, a Guarene in provincia di Cuneo e GLAM di Enrico Bartolini a Venezia.
GUIDA MICHELIN 2020: UNA STELLA - sono 328 i ristoranti dalla "cucina di grande qualita', che merita la tappa", dei quali 30 new entry: le regioni più ricche di novità sono la Lombardia, la Campania e la Toscana, alle quali sono state assegnate più del 50% delle nuove stelle.
Il panorama stellato della Guida Michelin 2020: 1 stella 328 ristoranti (30 novità), 2 stelle 35 ristoranti (2 novita'), 3 stelle 11 ristoranti (1 novità). Per un totale di 374 ristoranti stellati.
GUIDA MICHELIN 2020: ECCO CHI PERDE LA STELLA - Da oggi perdono la stella Michelin, secondo il giudizio degli ispettori della guida n.65: i due buoi a Alessandria, San Marco a Canelli (At), Pomiroeu a Seregno (Mi), La Locanda del notaio a Pellio Intelvi, Locanda Stella D'oro a Soragna (Pr), Poggio Rosso a Castelnuovo Berardenga (Si), Winter garden by Caino a Firenze, Relais blu a Massa Lubrense, Mosaico a Ischia, Vairo del volturno a Vairano Patenora (Ce), Caffè Les paillotes a Pescara, Terra a Sarentino (Bz).
RETROCESSO A UNA STELLA ANCHE LO CHEF VISSANI - Perdono una delle due stelle Michelin "Al Sorriso" (Soriso, No), "Locanda Don Serafino" (Ragusa), Locanda Margon (Ravina, TN) e "Vissani" (Baschi, TR), il ristorante dello chef Gianfranco Vissani, storico volto televisivo, che ha fatto sentire il proprio dissenso.
ASSENTI GLI CHEF/STAR - Tutti assenti gli chef più televisivi oggi al Teatro Municipale di Piacenza, salvo Gennaro Esposito che porta invece a casa tre riconoscimenti. In una giornata che non ha visto brillare i cuochi e imprenditori più in voga sullo schermo televisivo. L'antesignano dei volti Tv, Gianfranco Vissani, ha perso una stella nella guida Michelin 2020 passando da due a una per il ristorante Vissani, a Baschi, nel cuore dell'Umbria. Cracco, il ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II a due passi dal Duomo di Milano, mantiene una stella Michelin, senza recuperare la seconda persa nell'edizione 2018. La guida 2020 comunque segnala con un evidente "ci piace" il fascino della Galleria Vittorio Emanuele II "nelle sue migliori declinazioni gastronomiche da Cracco a Spazio Niko Romito". Antonino Cannavacciuolo, dopo l'exploit dello scorso anno con le due stelle a Villa Crespi a Orta San Giulio (No) e la stella al Cafè Bistrot Cannavacciuolo a Novara e al Cannavacciuolo Bistrot a Torino, ad un passo dal Po e dalla Gran Madre, ha mantenuto le sue brillanti posizioni senza entrare nel top dei top, gli undici tristellati Michelin. Nel Lazio Antonello Colonna ottiene la conferma di una stella Michelin per l'Antonello Colonna Labico. In controtendenza tra i cuochi mediatici un cuore grande del Sud, Gennarino Esposito che conferma le due stelle Michelin per il ristorante Torre del Saracino a Vico Equense/Marina Equa, fa un esordio eccellente al Nord con una stella Michelin a "IT Milano", e ottiene il premio speciale come "mentor chef", un faro per i giovani che vogliono intraprendere le professioni della ristorazione.
STORIA DELLA GUIDA MICHELIN - La Guida Michelin nasce in Francia nel 1900. Si trattava di una piccola guida voluta dai fratelli Édouard e André Michelin, i fondatori della Michelin, per aiutare le poche migliaia di automobilisti francesi alle prese con un viaggio che, allora, era spesso avventuroso. Conteneva informazioni pratiche (dove fare rifornimento, dove trovare un’officina, dove cambiare gli pneumatici) e indicazioni su dove mangiare e dormire. Le ormai famose "stelle" sono legate ad una valutazione esclusivamente connessa al valore della cucina: non del comfort (indicato dal simbolo della forchetta e del cucchiaio incrociati, da uno a cinque) né dello charme del ristorante (nome del locale evidenziato in rosso). I criteri per l’assegnazione della stella sono gli stessi in tutto il mondo: 1. Qualità della materia prima 2. Tecnica di cottura 3. Personalità della cucina 4. Costanza nel tempo 5. Rapporto qualità-prezzo.