Los Angeles, 3 febbraio 2025 – Beyoncé riscrive la storia della musica. L'artista più premiata di sempre ai Grammy si è aggiudicata il premio per il miglior album dell'anno alla 67ma edizione degli Oscar della musica, grazie a 'Cowboy Carter', la sua audace ed erudita esplorazione delle radici nere del genere country.
“Sono passati molti, molti anni”, ha riconosciuto Queen B accettando il riconoscimento più prestigioso della manifestazione, che le era sfuggito per quattro volte, anche per dischi lodati dalla critica e amati dal pubblico come Lemonade e Renaissance. La musicista texana ha infranto un altro tabù domenica sera, portando a casa anche il trofeo per miglior album country del 2024: 'Cowboy Carter' era stato snobbato (neppure una nomination) agli ultimi Country Music Awards.
È la prima persona afroamericana a vincere questo titolo per un genere storicamente considerato monopolio dei bianchi. Taylor Swift, grande trionfatrice della scorsa edizione, non ha alzato nessuna statuetta ed è rimasta nel parterre della Crypto.com Arena ad applaudire e ballare sportivamente. Gli altri due riconoscimenti 'pesantì, quello per il miglior disco e il miglior brano dell'anno, sono andati a 'Not like us' del rapper Kendrick Lamar, nato e cresciuto nel ghetto nero di Compton, a Los Angeles. Oltre agli artisti che si sono esibiti e a quelli che hanno ritirato i grammofoni dorati (tutte donne, tranne Lamar), l'indiscussa protagonista della serata nel palazzetto dei Lakers è stata la città di Los Angeles. La Recording Academy ha deciso di non spostare la data prevista per gli Oscar della musica, ma ha trasformato lo show in un tributo ininterrotto alla megalopoli divorata dalle fiamme divampate quasi un mese fa ed estinte al 100% solo nell'ultimo fine settimana.
Il gotha dell'industria musicale e dello spettacolo si è ritrovato per la prima volta dopo la catastrofe più costosa della storia statunitense e, mentre celebrava brani e album usciti nel 2024, ha raccolto più di 7 milioni per le vittime dei roghi e celebrato l'energia creativa e la resilienza della città. Il premio più prestigioso, al termine di una gala di quasi quattro ore, è stato annunciato da una delegazione di vigili del fuoco della contea. Un coro di studenti di due scuole andate in fumo ha accompagnato la versione di 'We are the world' di Stevie Wonder e Herbie Hancock, parte di un omaggio al leggendario produttore Quincy Jones, scomparso in novembre.
Lady Gaga e Bruno Mars si sono esibiti in una versione di California Dreamin', grande classico dei The Mamas & the Papas del 1965 e da allora inno alla megalopoli più famosa del Golden State. I due sono tornati sul palco per ritirare il premio al miglior duetto per il brano 'Die with a smilè. Dal palco l'attrice e cantante ha detto: "Le persone trans non sono trasparenti, le persone trans meritano amore e la comunità queer ha bisogno di essere sostenuta. La musica è amore”.
L'altra stoccata al neo rieletto presidente Donald Trump (mai nominato) è arrivata da Shakira. La cantante colombiana, che ieri ha compiuto 48 anni, ha ricevuto il Grammy per il miglior album latino dell'anno per 'Las mujeres ya no lloran', inno alla forza delle donne disseminato di frecciatine all'ex Gerard Piqué. “Dedico il premio a tutti voi, fratelli e sorelle immigrati in questo paese. Siete amati, siete preziosi, e combatterò per voi. A tutte le donne che lavorano ogni giorno per mandare avanti la famiglia: siete un vero scudo”, ha detto la musicista stringendo il grammofono dorato (il quarto che si aggiudica nella sua carriera). 'Short n' sweet' di Sabrina Carpenter è stato eletto miglior album pop del 2024 dai 13.000 votanti della Recording Academy. La 25enne ex star della Disney è stata applaudita anche da Swift, che l'aveva scelta per aprire alcune date del suo Eras tour. 'Alligator bites never heal' ha fatto ottenere a Doechii il riconoscimento per il miglior album rap, mentre Chappell Roan è la miglior esordiente.