Il gigante del tech internazionale Google ha deciso che molto presto inizierà un profondo processo di pulizia, eliminando così tutti gli account inattivi. Può infatti accadere con una certa frequenza che un utente, per un motivo o per un altro, abbia creato in passato dei profili che però sono stati abbandonati per sempre, senza mai più essere stati utilizzati. Ebbene, i dati inseriti al loro interno, comprese le e-mail e tutte le informazioni del caso accumulate quando l’account era ancora attivo, spariranno nel nulla.
L’annuncio della società
Partiamo prima di tutto da quello che la multinazionale ha anticipato tramite un comunicato ufficiale rilasciato la scorsa settimana. Google ha confermato che le nuove regole presto in vigore serviranno come ideale avviso per chi in passato aveva creato profili al solo scopo di avere accesso ad alcuni servizi (ne è un esempio il Play Store di Android) senza però continuare ad utilizzare la piattaforma sfruttando le sue numerose funzionalità. Le ragioni dietro a questa scelta sono essenzialmente legate alla sicurezza, è infatti molto più probabile che i profili non utilizzati a lungo siano oggetti di attacchi informatici. Spesso capita che gli individui che aprono un profilo consapevoli che lo utilizzeranno poco scelgano le medesime credenziali già attive per altre piattaforme. Ecco dunque che queste combinazioni di username e password potranno più facilmente essere scoperte dagli hacker, sempre molto abili a rubare informazioni sensibili agli utenti più incauti. L’azienda con sede a Mountain View, a proposito, ha spiegato: “A partire dalla fine dell'anno, se un profilo Google non è stato utilizzato o non è stato effettuato l'accesso per almeno 2 anni, potremmo doverlo eliminare con tutti i suoi relativi contenuti, inclusi quelli di Workspace (Gmail, Documenti, Drive, Meet, Calendar), YouTube e Google Foto. Il modo più semplice per mantenere attivo un account Google è accedere almeno una volta ogni due anni".
L’eccezione (momentanea?) alla regola
Almeno per il momento non è dato sapere con precisione in che modo si svolgerà questa operazione che, comunque sia, richiederà ancora un po’ di tempo prima di entrare nel vivo (si partirà, come anticipato, entro la fine del 2023). L’unica certezza per il momento è che gli handle cancellati non si potranno riutilizzare, mentre non è ancora chiarissimo cosa intenda Google quando si riferisce ad account “inattivi”: quale sarà per esempio il destino degli account che fungono da alias per l’invio di e-mail al proprio account personale? Nell’annuncio iniziale, ad onor del vero, Google aveva inserito un’informazione che sarebbe stata successivamente rivista. L’azienda ha infatti corretto il tiro specificando che nessun account Google che include dei video caricati su Youtube sarà cancellato, seppur abbia dovuto specificare un “per ora” che apre diverse prospettive future.
Come vengono identificati gli account inattivi
Ad onor del vero, l’azienda ha reso disponibile sul suo sito delle linee guida più specifiche rispetto alla scelta di eliminazione di un account. C’è una lista ben precisa di elementi che vengono presi in considerazione prima di procedere all’operazione, e che include: - La lettura o l’invio di un’e-mail - L’utilizzo di Google Drive - La visualizzazione di un video di YouTube - La condivisione una foto - Lo scaricamento di un'app - L’utilizzo della Ricerca Google - L’utilizzo della funzionalità Accedi con Google per accedere a un'app o un servizio di terze parti
In presenza di uno o più di questi elementi, il profilo utente risulterà attivo e, in teoria, non dovrebbe essere a rischio. Si tratta inoltre di un controllo che avviene per account, e non per dispositivo: ciò significa che basterà effettuare una di queste operazioni anche da mobile per segnalare alla piattaforma che il profilo è ancora attivo.
Come Google gestisce gli account inattivi o eliminati ad oggi
Sulle pagine online del motore di ricerca è possibile reperire molte informazioni ancor più dettagliate rispetto al concetto di “account inattivo”. La funzionalità “Gestione account inattivo” permette infatti a tutti quelli che ne abbiano bisogno di condividere una parte dei dati dei loro account o di avvisare qualcuno se non sono attivi per un certo periodo di tempo. Il sito ha diversi strumenti a disposizione per capire se un account è attivo o meno: c’è ad esempio il controllo sugli ultimi accessi, l’utilizzo della posta elettronica di Gmail, i check-in di Android o ancora le azioni più recenti nella pagina “Le mie attività”. Come precisato da Google, eliminando un account il motore di ricerca si libera anche di ogni singolo contenuto collegato al profilo stesso (compresi Blogger e AdSense): per tenere traccia di questi ultimi sarà sempre possibile consultare la sezione speciale Dashboard.
Cosa accade prima dell’eliminazione di un account
Nel caso in cui la piattaforma dovesse procedere all’eliminazione non è necessario temere brutte sorprese da un momento all’altro: la piattaforma si prodigherà nell’invio di avvisi per gli utenti “a rischio”. Google darà dunque l’opportunità di intraprendere azioni specifiche per il recupero dell’account tramite: - L’invio di notifiche via email al relativo Account Google - L’invio di notifiche alla relativa email di recupero, se esistente
Il giorno da segnare in calendario a proposito è Il 1° dicembre 2023: sarà proprio questa la prima data possibile in cui un Account Google verrà eliminato a causa delle norme pronte ad entrare presto in vigore.
La mossa di Elon Musk: ecco cosa farà Twitter riguardo agli account inattivi
Quello che sta per accadere al più importante fra i motori di ricerca non è certo qualcosa di inedito nel panorama tech mondiale. Qualche settimana fa, infatti, il magnate Elon Musk aveva a sua volta annunciato tramite la pubblicazione di un cinguettio che anche il suo Twitter avrebbe fatto lo stesso. “Stiamo eliminando gli account che non hanno condotto alcuna attività per diversi anni, quindi probabilmente vedrete diminuire il numero di follower” aveva scritto Musk sul suo seguitissimo profilo. Stando alle linee guida del social network dell’uccellino blu, diventato proprietà dell’imprenditore di Tesla a metà 2022, per impedire che un account venga considerato inattivo è necessario effettuare il login in piattaforma pubblicando almeno un post ogni 6 mesi.