Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Golden Globes 2020: vincono '1917', Tarantino e Phoenix

Netflix esce con le ossa rotte, 'Joker' fa segnare un record e, fra prime volte e delusioni, gli analisti hanno sbagliato molte previsioni

Sam Mendes premiato ai Golden Globe 2020 (Ansa)

Sam Mendes premiato ai Golden Globe 2020 (Ansa)

Ora che la cerimonia dei Golden Globe 2020 ha stabilito i vincitori, per il cinema e la televisione, è tempo di fare alcune considerazioni e inquadrare cosa ci raccontano i premi nel loro complesso. Parliamo della delusione di Netflix, di previsioni sbagliate, del record di 'Joker' e di un paio di prime volte interessanti. Per approfondire: i vincitori per il cinema e quelli per le serie TV

Le pagelle dei look - di EVA DESIDERIO

La delusione di Netflix

Dal punto di vista industriale, il biennio 2019-2020 è cruciale, per il futuro di Netflix, perché ormai la concorrenza di altri servizi di streaming è agguerritissima e non è più possibile adagiarsi sugli allori di un monopolio. E i Golden Globe sono stati un pugno nello stomaco: Netflix si presentava alla vigilia con 34 nomination in totale, dominando sia la categoria cinema sia quella relativa alle serie TV (17 candidature l'una). Nel caso del migliore film drammatico, aveva ben tre pellicole in lista: 'The Irishman', 'Storia di un matrimonio' e 'I due papi'. Ciononostante, alla fine della cerimonia il colosso dello streaming ha portato a casa solo due vittorie, quella di Laura Dern come migliore attrice non protagonista in 'Storia di un matrimonio' e quella di Olivia Colman come migliore attrice per 'The Crown'. A festeggiare sono stati i concorrenti: gli studios tradizionali per quanto riguarda il cinema, con Sony Pictures ('C'era una volta a... Hollywood') e Universal Pictures ('1917') sugli scudi, e in ambito televisivo Amazon ('Fleabag') e HBO ('Chernobyl' e 'Succession').  

Le previsioni hanno fallito

Ogni volta che vengono assegnati premi, ci sono favoriti e sfavoriti e spesso gli analisti dimostrano di sapere annusare l'aria che tira e stilare previsioni attendibili. Non quest'anno. 'The Irishman' di Martin Scorsese e 'Storia di un matrimonio' di Noah Baumbach si sono presentati alla vigilia dei Golden Globe 2020 come i grandi favoriti e invece se ne sono andati con la coda fra le gambe: il primo senza vittorie nonostante le cinque nomination, il secondo con il premio a Laura Dern (su sei candidature in tutto). Tra le altre previsioni errate segnaliamo quelle che davano per favoriti Eddie Murphy (migliore attore per 'Dolemite Is My Name') e 'Unbelievable' (come serie TV e migliore attrice non protagonista).  

Il caso di 'Joker'

'Joker' aveva quattro nomination: migliore film drammatico, regista, attore protagonista e colonna sonora. Alla fine i premi sono stati due, quello per l'attore (Joaquin Phoenix) e quello per le musiche (Hildur Guonadóttir). Nonostante manchino all'appello le due categorie più prestigiose, c'è comunque da festeggiare: è infatti la prima volta nella storia che un film ispirato ai fumetti vince due Golden Globe. Un record preparato da altre pellicole, che vale la pena di ricordare: 'Il Cavaliere Oscuro' (2008, premio postumo a Heath Ledger), 'Deadpool' (2016, nomination come migliore film commedia e migliore attore protagonista) e 'Black Panther' (2018, nomination come migliore film drammatico).  

Le prime volte delle donne

Per concludere, segnaliamo che la compositrice Hildur Gudnadóttir è la prima donna nella storia dei Golden Globe a vincere un premio da sola nella sua categoria, grazie a Joker': diciannove anni fa Lisa Gerrard lo vinse insieme a Hans Zimmer per le musiche del 'Gladiatore'. Infine, aggiudicandosi il premio come migliore attrice di un film commedia o musical, grazie a 'The Farewell - Una bugia buona', Awkwafina è diventata la prima donna di origini asiatiche a portare a casa un Golden Globe.