Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Gli animali carini possono essere un problema per l'ambiente

Quando una specie invasiva e nociva viene percepita come "carismatica", gestirla diventa più complicato

Lo scoiattolo grigio è carino, ma è una specie invasiva in Europa

C'è un fattore che gli ambientalisti non devono sottovalutare quando hanno a che fare con una specie invasiva: il suo carisma. Più un animale "alieno" è carino, più una pianta ornamentale è bella, più facilmente riesce a insediarsi in un habitat nuovo e più diventa difficile gestirlo quando crea problemi alle specie native. L'avvertimento arriva da uno studio condotto da team di ricercatori di vari istituti europei, pubblicato sulla rivista Frontiers in Ecology and the Environment.

Il carisma di una specie cambia come la percepiamo

Il concetto di carisma è comunemente utilizzato anche nel mondo scientifico per indicare l'attrattiva, la simpatia o la bellezza per esempio di un animale, e si più definire come un insieme di caratteristiche in grado di influenzare la percezione che abbiamo di una specie e quindi l'atteggiamento verso di essa. Capire questa dinamica è fondamentale per chi si occupa di conservazione, ma non era ancora stata studiata in modo sistematico.

Il successo delle specie carine

Le specie invasive possono ritrovarsi in nuovi ambienti per caso, oppure possono essere inserite volontariamente, ed è questo il caso più frequente per quelle carismatiche: pensate alle piante ornamentali o agli animali esotici. Il loro fascino le rende più accettabili e popolari presso il grande pubblico e le aiuta a insediarsi con successo. E qui nasce il primo potenziale grattacapo. "Alcune specie aliene causano seri problemi alle specie native, in quanto predatori, concorrenti per il cibo e l'habitat o vettori di malattie", spiega Jonathan Jeschke, uno degli autori dello studio. Quando gli ambientalisti e gli esperti devono contrastare una specie invasiva nociva per quelle locali, ma considerata carina, possono trovarsi ad affrontare difficoltà maggiori perché manca il supporto pubblico. I ricercatori citano l'esempio dello scoiattolo grigio nordamericano in Italia, che ha causato un drastico calo della popolazione dello scoiattolo comune autoctono: gli interventi per frenarne la diffusione sono stati ostacolati da gruppi che hanno "adottato" la specie aliena proprio per la sua simpatia.

Il carisma di un animale porta a scelte sbagliate

La questione del carisma ha anche altre conseguenze. Le ricerche sulle specie invasive sono motivate principalmente dal loro impatto ecologico ed economico, eppure c'è una tendenza generale (del pubblico, ma anche della scienza) a concentrarsi sugli animali carismatici più che su quelli "insulsi" – i vertebrati vincono sugli invertebrati, ad esempio. Questo sbilanciamento può portare a lacune nella conoscenza e nello studio dello specie invasive, e quindi a valutare in modo sbagliato le priorità quando bisogna attuare concretamente delle misure di contenimento. Leggi anche: - La curiosa amicizia tra una famiglia di oranghi e un branco di lontre - Safari in diretta dall'Africa (senza uscire di casa) - Yoga con gli animali: le lezioni online in compagnia di orsi e leoni