Martedì 12 Novembre 2024

Giovedì santo: significato e storia della lavanda dei piedi

Con questo giorno, il 6 aprile 2023, terminano la Quaresima e il digiuno e cominciano i tre giorni dedicati alla commemorazione della Passione di Cristo

Giovedì Santo, un affresco dell'Ultima cena

Giovedì Santo, un affresco dell'Ultima cena

Il Giovedì santo, il giovedì della Settimana Santa, è dedicato alla commemorazione della cena degli Apostoli. Quest’anno cade il 6 aprile 2023. Il Giovedì santo sancisce la fine della Quaresima, cominciata con il Mercoledì delle Ceneri, e con essa si conclude anche il digiuno di penitenza. Inoltre, con la messa vespertina “in Coena Domini”, il Giovedì santo dà inizio al Triduo pasquale, ossia i tre giorni nei quali si commemora la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, che ha il suo fulcro nella solenne Veglia pasquale e si conclude con i secondi vespri della Domenica di Pasqua.

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Giovedì santo e Messa del Crisma

Nella giornata Giovedì Santo si tengono due distinte celebrazioni liturgiche. La prima è la Messa del Crisma, durante la quale vengono benedetti gli oli santi e sono rinnovate le promesse sacerdotali. Gli oli santi consacrati sono quelli che saranno utilizzati per tutto l’anno successivo per il Sacramento dell’Iniziazione cristiana e per l’unzione degli infermi. Ogni vescovo presiede questa celebrazione nella propria cattedrale, a cui sono invitati a partecipare tutti i presbiteri. A tale cerimonia partecipano i sacerdoti e i diaconi, che si radunano attorno al loro vescovo, quale visibile conferma della Chiesa e del sacerdozio fondato da Cristo; accingendosi a partecipare poi nelle singole chiese e parrocchie, con la liturgia propria, alla celebrazione delle ultime fasi della vita di Gesù con la Passione, Morte e Resurrezione.

Giovedì santo e Messa vespertina (orari tv)

Nel pomeriggio del Giovedì santo con la Messa vespertina “In Coena Domini” cominciano i riti del Triduo Pasquale. Durante questa liturgia si compie il tradizionale rito della “lavanda dei piedi” in ricordo dell’ultima cena di Gesù, prima dell’arresto e della condanna a morte, e, soprattutto, l’istituzione dell’Eucaristia. La messa inizia alle ore 16 e viene trasmessa in diretta su Tv2000

Cosa significa la lavanda dei piedi nel Giovedì santo

Durante la liturgia del Giovedì santo, nella Messa “In Coena Domini” viene rievocato il gesto della lavanda dei piedi, compiuto da Gesù in occasione dell’Ultima Cena, dopo aver mangiato agnello arrosto, azzimi ed erbe amare. Lo ricorda il Vangelo di Giovanni al capitolo 13. Gesù si alzò da tavola, depose le vesti e si cinse attorno alla vita un asciugatoio, quindi versò dell’acqua nel catino e si mise a lavare i piedi degli Apostoli, asciugandoli poi con l’asciugatoio di cui era cinto. Un gesto inaudito: la lavanda dei piedi, nell’antichità, oltre a essere un rito di ospitalità e accoglienza, era un compito dello schiavo verso il padrone, così come della moglie verso il marito o dei figli verso i padri. È l’ultimo insegnamento lasciato da Gesù ai suoi discepoli: “Servire è regnare". Nel 2016, Papa Francesco ha introdotto una modifica delle regole che disciplinavano la lavanda dei piedi: da allora possono essere scelti per riceverla non più solo uomini o ragazzi, ma "tutti i membri del Popolo di Dio", dunque anche le donne.

Il Giovedì Santo e l’Ultima Cena

Nella celebrazione “In Coena Domini”, il Giovedì santo, si commemora l’Ultima Cena, ossia, per i cristiani, l'ultimo pasto consumato da Gesù insieme ai suoi discepoli, in cui si stava celebrando la Pasqua ebraica. In quell’occasione Cristo istituì l'Eucaristia, distribuendo il pane e il vino come fossero il suo corpo e il suo sangue: Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi”, “Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me”. Di fatto l’Ultima Cena sancì anche la nascita del sacerdozio ministeriale. Secondo la tradizione, il luogo dove Gesù cenò per l’ultima volta con i suoi discepoli fu anche la residenza della primitiva chiesa apostolica. Il Cenacolo è situato sul Monte Sion oltre le mura dell’odierna città vecchia di Gerusalemme.