"Fin dal 1913, quando il mio bisnonno e suo cugino comprarono la Chianti Ruffino, a quei tempi uno dei player più importanti per il Chianti Classico, la mia famiglia ha sempre sostenuto questa bellissima denominazione". Così esordisce Giovanni Folonari, Presidente di Ambrogio e Giovanni Folonari. "Bellissima – prosegue – perché ci permette di produrre vini di grande eleganza, facili da portare in tavola e da abbinare al cibo. É un vino in cui abbiamo costantemente creduto, sia per la sua storia che per il potenziale che riteniamo possieda. Infatti, di tutte le aziende agricole di nostra proprietà, quella di Nozzole è la più grande per capienza produttiva e superficie di vigneti e, di conseguenza, è anche quella più importante".
Tuttavia, a oggi, il Chianti Classico non ha ancora il giusto riconoscimento che merita, perché, spiega Folonari, "viene confuso con il Chianti, una denominazione molto più ampia che comprende anche vini di larga produzione e basso costo. Inoltre è spesso associato a una denominazione d’altri tempi, a vini riservati a pochi esperti, difficili da bere e poco friendly per i giovani. Un vero errore".
Ma non solo. "In passato, negli anni ’70 e ’80 – dice Folonari – il Chianti Classico, sia come Consorzio che come denominazione, non era pronto per accogliere i cambiamenti necessari per modernizzarlo. Il risultato è stato che molti produttori della sua zona d’origine, tra Firenze e Siena, hanno iniziato a produrre vini Supertuscan di qualità anche superiore ai vini di denominazione storica". In risposta, è nata la Gran Selezione, frutto della "volontà di creare all’interno della denominazione una nicchia votata alla massima qualità, in grado di fare percepire il Chianti Classico come un vino di fascia alta, cosa finora riservata solo a un’altra denominazione storica, il Brunello di Montalcino".
La presentazione della Gran Selezione dell’azienda è avvenuta nel 2013. "Inizialmente vi apparteneva un vino già presente nel nostro portfolio – puntualizza Folonari – ma il suo passaggio non è stato ben accolto dal pubblico. Abbiamo quindi creato un vino ex novo, la Gran Selezione Giovanni Folonari, che garantisco con la mia firma sull’etichetta. Inoltre, dal 2016, per valorizzarlo e dargli un’identità ancora più spiccata, abbiamo deciso di usare solo uve Sangiovese, scelta che abbiamo esteso anche a tutti i nostri Chianti Classico".
M.S.