Sabato 30 Novembre 2024
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World Pasta Day il 25 ottobre: com’è nato e come si festeggia

Il 25 ottobre si celebra in tutto il mondo il World Pasta Day: ecco tutto quello che c’è da sapere su un piatto che, per molti, è la massima rappresentazione dell’italianità

Il 25 ottobre di ogni anno si festeggia il World Pasta Day, la giornata internazionale dedicata ad uno dei prodotti più importanti non soltanto della cucina italiana, ma anche di quella mondiale. La pasta (insieme a pizza e mandolino) è generalmente uno dei tre stereotipi che gli stranieri associano al nostro Paese, ma la verità è che gli stessi iconici spaghetti sono nati in Cina (avete presente i noodles?) e le variazioni sul tema sono infinite e parte integrante di tutte le cucine internazionali. Vediamo dunque tutte le curiosità su questo delizioso cibo e anche gli ultimi sviluppi, per così dire, commerciali ad esso collegati.

World Pasta Day - Crediti iStock Photo
World Pasta Day - Crediti iStock Photo

La rilevanza attuale del World Pasta Day

Il 2023 coincide con il 25° anniversario di questa gustosa celebrazione: il World Pasta Day compie dunque quest’anno un quarto di secolo e vanta un percorso iniziato nel 1998 con il primo congresso internazionale tenutosi a Roma, un’occasione preziosa con cui i produttori dell’epoca vollero allinearsi per riuscire ad organizzare al meglio il loro lavoro quotidiano. A partire da quel 25 ottobre 1998 la produzione di pasta sarebbe ulteriormente cresciuta, passando dalle circa 9 milioni di tonnellate dell’epoca alle quasi 17 milioni di oggi (con un +1,8% registrato nel solo 2021). I numeri, dunque, sono praticamente raddoppiati. Vale inoltre la pena sottolineare una costante rimasta invariata in tutto questo tempo, ovvero il ruolo del nostro Paese come leader assoluto del settore: l’Italia è ancora oggi prima al mondo nella classifica dei Paesi produttori, con 3,6 milioni di tonnellate nel 2022 (e con un +3,2% rispetto 2021) e con un fatturato di quasi 7 miliardi di euro (+24,3% rispetto al 2021). Ma, com’è noto, oltre ad essere dei grandi produttori di pasta, ne siamo anche degli avidi consumatori. L’Italia è infatti il Paese che ne mangia di più in assoluto (si parla di 23 kg pro-capite all’anno) e si lascia così alle spalle, di misura, Paesi come la Tunisia (17 kg all’anno) e il Venezuela (12 kg); stando agli ultimi dati di Unione Italiana Food e IPO – International Pasta Organisation inoltre, risulta che nel solo 2022 ne abbiamo mangiate oltre 1,3 milioni di tonnellate. In base agli ultimi dati pubblicati da AstraRicerche riguardo agli italiani e il consumo di pasta, in aggiunta, sembra che il trend sia destinato a rimanere positivo ancora a lungo (“Per oltre 3 italiani su 10 il suo consumo in Italia tenderà ad aumentare, per 4 su 10 ci sarà un ulteriore incremento anche all’estero” riporta l’istituto). In concomitanza con queste celebrazioni, le nostre principali associazioni di categoria puntano dunque a festeggiare questi impressionanti traguardi in un viaggio alla ricerca di nuovi modelli di consumo e, evidentemente, di modalità di preparazione nuove e, perché no, originali e fuori dagli schemi.  

La Pasta: Un Patrimonio Globale

La pasta è, evidentemente, molto più di un semplice alimento; è un patrimonio culturale che ha attraversato le frontiere nazionali, collegando le persone in tutto il mondo. La sua popolarità è universale, e i motivi sono molteplici. In primo luogo, la pasta è incredibilmente versatile: si presta infatti a innumerevoli preparazioni, che spaziano da piatti di pasta semplici e leggeri a complesse creazioni gourmet. In secondo luogo, la pasta è economica e disponibile per le persone di tutte le condizioni sociali. Questa versatilità e convenienza la rendono un elemento chiave della cucina familiare in tutto il mondo. Inoltre, la pasta è un alimento molto nutriente, ricco di carboidrati complessi, proteine e fibre. Un piatto di pasta non ha mai fatto del male a nessuno (per quanto ci sia ancora chi è convinto che i carboidrati vadano limitati), a maggior ragione se inserito all’interno di un regime alimentare equilibrato che contempli tutti i principali macronutrienti. E noi italiani da questo punto di vista siamo particolarmente fortunati, essendo fruitori per eccellenza della dieta mediterranea.

I tipi di pasta più celebri nel mondo

Una delle caratteristiche più affascinanti della pasta è, come abbiamo visto, la sua diversità. Ogni regione del mondo ha sviluppato le proprie versioni di pasta, ognuna con una forma, una consistenza e un sapore unici. Ecco alcune delle varietà più iconiche: 1. Spaghetti: forse la varietà di pasta più riconoscibile al mondo, gli spaghetti sono lunghi, sottili e cilindrici. Sono spesso serviti con salse come il pomodoro e il ragù, ma questi sono soltanto due esempi tra un’infinità di variabili. 2. Penne: le penne sono corte, tubolari e scanalate, perfette per catturare le salse. Sono spesso usate con salse cremose o a base di pomodoro. 3. Lasagne: questa pasta a strati è ideale per preparare piatti di pasta al forno ricchi e saporiti. Il termine lasagna non fa evidentemente riferimento solo ad un tipo di pasta ma anche alla relativa celebre preparazione che include ragù e besciamella, un piatto che di norma accontenta grandi e piccini. 4. Ravioli: questa pasta ripiena può contenere diversi ingredienti, come il formaggio, la carne o le verdure. I ravioli sono spesso serviti con salse al burro o al sugo e sono molto apprezzati soprattutto nel Centro Italia, ma anche in gran parte dell’Asia. 5. Soba: originari del Giappone, i soba sono spaghetti di grano saraceno spesso serviti freddi con una salsa chiamata tsuyu. 6. Udon: sono altri noodles giapponesi. Gli udon sono più spessi e morbidi rispetto ai soba e sono spesso serviti in zuppe e brodi. 7. Couscous: Originario del Nord Africa, il couscous è fatto da piccoli granelli di semola di grano duro. È spesso servito come base per piatti di carne o verdure in umido. 8. Linguine: simili agli spaghetti ma piatte, le linguine sono spesso associate a salse a base di pesce o frutti di mare.