Martedì 11 Marzo 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Giornata Mondiale del Sonno: i benefici del riposo

Il 14 marzo si celebra il ‘World Sleep Day’, un’occasione per riflettere su come il sonno influisca positivamente su mente e corpo migliorando la qualità della vita

Giornata Mondiale del Sonno 2025

Giornata Mondiale del Sonno 2025

Perché il sonno è così importante per la nostra vita? Nel venerdì che precede l’appuntamento con l’equinozio di primavera in tutto il mondo è il ‘World Sleep Day’. Fra le problematiche più importanti rispetto al sonno troviamo la sindrome delle gambe senza riposo, insonnia e apnee notturne, condizioni che possono compromettere la qualità del riposo. La Giornata Mondiale del Sonno il 14 marzo 2025 diventa un’occasione per riflettere sull’importanza del sonno e del riposo, che spesso nella vita quotidiana sacrifichiamo e non solo per gli impegni, lavorativi e familiari, ma anche per la tendenza a sovraccaricare il tempo libero con programmi e attività.

Dormire bene non è solo un piacere, ma una necessità fondamentale per il benessere fisico e mentale. Anche nel caso dei più piccoli il tempo libero da dedicare al riposo, fisico e mentale, è prezioso perché favorisce lo sviluppo cognitivo ed emozionale. Il tempo del riposo va oltre il sonno: riguarda i momenti di calma in cui la mente può trovare spazio per la quiete, l’ispirazione e la creatività, anche attraverso un riposino e un sogno a occhi aperti.

L’importanza del sonnellino

Un tempo si chiamava pennichella, oggi è il “power nap”, ma il significato non cambia. Basta un riposo brevissimo, 15 minuti, per concedere all’organismo una ricarica proprio nel momento in cui la soglia di vigilanza si abbassa, fra le 13 e le 14, quando la temperatura corporea scende leggermente ed è più facile percepire uno stato di sonnolenza diffusa.

Una ricerca effettuata dall'University College di Londra e dall'Università della Repubblica dell’Uruguay ha coinvolto un campione di oltre 35mila lavoratori fra i 40 e i 69 anni abituati a concedersi un sonnellino di venti minuti durante la giornata. Dallo studio, che ha analizzato frammenti di DNA, è emerso che la semplice abitudine di un sonnellino breve può ritardare l’invecchiamento cerebrale tra i 3 e i 6 anni.

Il ruolo del sonno nella salute fisica

Durante il sonno, il nostro organismo attiva processi fondamentali per la rigenerazione e il mantenimento della salute. Uno dei benefici principali riguarda il rafforzamento del sistema immunitario. Durante il riposo notturno, infatti, vengono prodotte citochine, proteine che aiutano a combattere infezioni e infiammazioni.

Il sonno contribuisce alla salute cardiovascolare, regolando pressione sanguigna e frequenza cardiaca. Durante il sonno, la pressione arteriosa si riduce, permettendo al cuore di riposare e abbassando i livelli di stress.​ Una carenza cronica di riposo può aumentare il rischio di ipertensione, infarto e ictus.

Il sonno e la salute mentale

Il riposo notturno svolge un ruolo cruciale anche per la salute mentale. Sembra che durante il sonno il cervello utilizzi questo tempo per rielaborare le informazioni acquisite durante la giornata, consolidando i ricordi e facilitando l'apprendimento. Uno studio condotto dall'Università La Sapienza di Roma ha evidenziato come una buona qualità del sonno sia associata a migliori performance cognitive e scolastiche nel rendimento degli studenti.

Inoltre, il sonno influisce sull'equilibrio emotivo. La mancanza di riposo può portare a irritabilità e aumentare il rischio di sviluppare disturbi dell'umore come depressione e ansia. Un sonno adeguato, al contrario, favorisce una maggiore resilienza emotiva e una migliore gestione dello stress.​

Il processo di "pulizia" del cervello durante il sonno

Da ricerche condotte presso l'Università di Rochester, negli Stati Uniti, in collaborazione con l'Università di Copenaghen, è emerso che il cervello durante il sonno il cervello attiva un sistema di "pulizia" che elimina le tossine accumulate durante la veglia ripulendo le cellule del tessuto cerebrale.

Il sistema glinfatico si attiva soprattutto durante il sonno e contribuisce a rimuovere sostanze nocive come la beta-amiloide, una proteina associata allo sviluppo dell'Alzheimer. Dormire adeguatamente potrebbe quindi contribuire alla prevenzione di malattie neurodegenerative: un campo di ricerca al centro dell’interesse degli esperti. ​

Adottare abitudini sane, come creare un ambiente di riposo confortevole e limitare l'uso di dispositivi elettronici prima di dormire, può contribuire con piccoli gesti quotidiani a migliorare la qualità del sonno e, di conseguenza, la nostra qualità di vita: un fattore di resilienza cruciale per la salute di tutto l’organismo.