Roma, 29 marzo 2024 – Il 30 marzo si terrà la seconda Giornata Internazionale Rifiuti Zero, contro le perdite alimentari e non solo. Si tratta di un’occasione per sensibilizzare enti, istituzioni e consumatori sui temi della gestione dei rifiuti a livello globale e sulla necessità di promuovere modelli di consumo e produzione sostenibili. La Giornata Zero Waste (Zero Sprechi) è stata indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a dicembre 2022. Lo scorso anno si è tenuta la prima edizione.
Numeri
Come ricordano gli esperti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, il comparto dei rifiuti contribuisce in modo significativo a tre fenomeni critici per il pianeta: - cambiamento climatico - perdita di biodiversità - inquinamento. Si calcola che ogni anno gli oltre 8 miliardi di persone nel mondo generino tra i 2,1 e i 2,3 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani. Poco più del 50% viene smaltito in impianti controllati. Sono circa 931 milioni le tonnellate di cibo che vengono perse o sprecate. Nei mari e negli oceani affluiscono fino a 14 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica. Circa 2,7 miliardi di persone non hanno accesso alla raccolta dei rifiuti; di esse, 2 miliardi vivono in aree rurali. Senza provvedimenti urgenti, la generazione annua di rifiuti solidi urbani raggiungerà le 3,8 miliardi di tonnellate entro il 2050.
La regola delle 5R
Con l’occasione della Giornata Internazionale Zero Waste enti, scuole e associazioni lanceranno diverse iniziative per far conoscere più a fondo l’argomento e la strategia Zero Waste, incentrata sulla vita ciclica dei rifiuti. Il metodo si basa su tre principi fondamentali descritti dalla regola delle 5R elaborata da Bea Johnson, pioniera del movimento Zero Waste: - Rifiutare e dunque eliminare ciò che non serve - Ridurre gli scarti - Riutilizzarli - Riciclarli - Ridurli in compost Alcuni esperti hanno suggerito anche una sesta R, riparazione.
Consigli
Affinché sia efficace la lotta contro sprechi e perdite alimentari e non solo deve essere portata avanti sia a livello individuale che collettivo. Oltre alle indicazioni riportate in precedenza, ci sono alcuni accorgimenti che possono essere presi nella vita quotidiana. I pasti andrebbero pianificati e, sulla base di un’attenta programmazione, andrebbero poi fatti gli acquisti alimentari. Le compere dovrebbero essere sostenibili e responsabili. Bisogna leggere bene le etichette dei prodotti, controllando scadenze, qualità, offerte e promozioni. Gli alimenti vanno conservati in modo corretto, usando adeguatamente frigo e congelatore e contenitori appositi. Quando si cucina, bisognerebbe utilizzare tutto, anche scarti come bucce e foglie, per fare brodi o insaporire alcune ricette.