Lunedì 29 Luglio 2024

Giornata internazionale dell’amicizia il 30 luglio: perché si festeggia

Alcuni amici restano per sempre nelle nostre vite, fin da quando siamo piccoli: una giornata a loro dedicata serve proprio a rendere il giusto merito al loro valore

Giornata internazionale dell’amicizia

Giornata internazionale dell’amicizia

“Ci vorrebbe un amico, per dimenticare il male” cantava Antonello Venditti nel celebre brano del 1984 pubblicato sul medesimo 45 giri della hit immortale ‘Notte prima degli esami’. Chi ha al suo fianco una persona speciale, con cui ha un rapporto di natura non sentimentale o sessuale, conosce perfettamente la sensazione di poter contare su qualcuno di fidato, con il quale condividere momenti indimenticabili e perché no anche le grandi e piccole sofferenze quotidiane. Proprio a questo tipo di persone, spesso insostituibili, è dedicata la Giornata Internazionale dell’Amicizia, che si celebra il 30 luglio.  

La storia della Giornata internazionale dell’amicizia

Tutto è nato per volere dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2011 con l'idea che l'amicizia tra popoli, Paesi, culture e individui possa ispirare sforzi di pace e costruire ponti tra le comunità. Con la sua risoluzione, l’ONU ha voluto mettere l’accento, in modo particolare, sul coinvolgimento dei giovani, in quanto futuri leader, in attività comunitarie che includano diverse culture e promuovano la comprensione internazionale e il rispetto per la diversità. Questa giornata è stata ideata come ideale corollario della proposta dell'UNESCO di definire la Cultura della Pace come un insieme di valori, atteggiamenti e comportamenti che rifiutano la violenza e si sforzano di prevenire i conflitti affrontandone le cause profonde. L’evento mondiale, dunque, ha un valore che va ben al di là della semplice relazione amicale tra due persone che passano tempo insieme bevendo birra, viaggiando o andando in discoteca. Amicizia fa infatti in quest'ottica rima con sicurezza, parità, fiducia e lotta alla violenza e alla povertà.  

Il ruolo psicologico dell’amicizia

I vantaggi di un rapporto amicale solido e sereno sono immensi da un punto di vista psicologico: seppur sia un concetto di per sé piuttosto semplice da intuire, è anche la stessa scienza a confermarlo. Gli esperti della Mayo Clinic statunitense, a riguardo, si sono espressi sottolineando come questo sentimento sia la miglior soluzione possibile allo stress, un valido alleato per l’autostima e un aiuto prezioso quando si sperimentano traumi (divorzi, lutti, malattie etc).

Dulcis in fundo, un’amicizia profonda può rivelarsi uno stimolo insostituibile per cambiare o evitare abitudini di vita non salutari, come il consumo eccessivo di alcol o la sedentarietà. Chi non è molto avvezzo ad andare in palestra, per esempio, potrebbe trovare nel migliore amico o amica la spinta giusta.  

Come essere buoni amici

“In che modo posso migliorare?”, è una domanda che tutti ci dovremmo porre. Proprio in momenti come questi dovremmo iniziare a mettere in discussione il nostro ruolo di “buoni amici” e cercare di capire come fare per migliorare il nostro rapporto con chi ci sta intorno e ci vuole bene. Lealtà, gentilezza, capacità di ascolto, disponibilità e creazione di un legame di fiducia sono solo alcuni degli ingredienti che non possono mancare in questa ideale ricetta relazionale. Alcune di queste capacità sono certamente innate, mentre per altre potrebbe essere necessario guardare dentro di sé e capire quali lati si possono migliorare, per un bene reciproco.