Abiti di luce, che attraversano il tempo e il cuore. E li catturano di splendente bellezza. Eccolo l’Armani Privé dei suoi primi vent’anni ieri sera nelle sale sontuose e storiche di Palazzo Armani al numero 21 di rue François I, a pochi passi da Avenue Montaigne, il quartier generale del grande stilista svelato per l’haute couture dove ha festeggiato questo importante anniversario con una sfilata che resterà memorabile.
Un premio al coraggio e alla tenacia di Re Giorgio che a settant’anni si rimise in gioco creando la sua alta moda che dal gennaio 2005 sfila a Parigi, per lui "la sola capitale dell’haute couture". E lo fa in casa, in questo ambiente di duemila metri quadrati dove Armani ha riunito tutta l’eccellenza sublime di ricami, tessuti, forme, idee e sentimenti di eleganza. Non ultimo il suo studio, abbastanza semplice per il luogo prestigioso, con una scrivania minimal dorata davanti a specchi e stucchi d’antan.
Gli ospiti presenti al defilè hanno potuto ammirare per l’ennesima volta la bravura e la determinazione di questo Signore dello Stile che a 90 anni si rimette ancora una volta in gioco – con la collezione battezzata “Lumière” – in questa sua maison parigina, casa dei desideri delle tante clienti nel mondo e scrigno di pura creatività. Abiti senza nostalgie, mai pezzi da museo, mai esaltati e ostentati, pensati per essere desiderati e acquistati da chi se li può permettere, ma in assoluto senso della realtà e del business. Perché Armani non è solo un immenso creativo ma un possente imprenditore di un marchio di cui è proprietario unico e totale.
"Questa sfilata coincide con i vent’anni del Privé – racconta Giorgio Armani dopo gli applausi ammirati – ma non vuole essere una retrospettiva o una celebrazione. È, invece, una nuova affermazione di tutto quello che l’Alta Moda significa per me, ossia la possibilità di liberare la fantasia pensando a una clientela vera, autentica, che ricerca e indossa queste creazioni. Catturare la luce sulle superfici degli abiti – continua Giorgio – è stata la meravigliosa sfida di una collezione dall’allure lunare, ricca ma con un tocco leggero che per me è sempre essenziale".
Due sfilate, la prima per gli addetti ai lavori arrivati da ogni dove, e la seconda con gli ospiti e i testimonial di uno stile unico, che non si può replicare. Su tutti brilla Demi Moore – candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista del film The Substance – in tailleur pantalone total black con giacca ricamata. Erano solo tre settimane fa quando Demi grazie a Giorgio ha incantato il mondo. E ieri sera la replica. Con l’attrice anche la collega Jessica Biel, e poi Laetitia Casta, Coralie Fargeat, la regista di The Substance anche lei candidata all’Oscar, Marisa Berenson che sfoggia un bel taglio medio di capelli che la rende ancora più affascinante e misteriosa, Alba Rohrwacher, Valeria Golino, Dianna Agron, Antonia Desplat, Poppy Delevingne, Heart Evangelista, la moglie di Ronaldo Celina Locks.
Ma ecco la passerella di luce di Armani Privé, aperta e chiusa da Agnese, la storica modella dell’atelier, per una donna autentica, moderna, che ha visitato molti luoghi e da tutti ne ha attinto cultura ed essenza. Il viaggio di questa haute couture spazia dai colori e le forme della Cina, e poi i paesaggi della Polinesia con ricami e stampe come d’acquerello, l’opulenza dell’India e l’eleganza perfetta del Giappone (paese molto amato da Giorgio), il decoro del Nord Africa. Pennellate di luce su ogni abito in passerella per una silhouette lunga, sinuosa, affusolata, con giacche piccole e corte, abiti lunghi come usciti da una cassaforte tanto sono ricchi di lavorazioni “alte” e a mano, ricami di pietre e di cristalli.
Non manca il blazer maschile dai volumi sciolti che ha fatto grandissimo Armani presso tutte le donne del mondo perché ha regalato loro status e autorevolezza e comfort. Colori abbaglianti ma con rigore, come l’oro e il greige (simbolo di armanità), bianco, nero, rosa delicato, punte di amaranto, bronzo e blu. Patchwork di ricami con echi indiani, quasi cerimoniali. In testa le modelle hanno piccoli copricapi, come un vezzo gentile. Una collezione sexy e delicata, con focus seducente sulla schiena.