Roma, 25 gennaio 2025 – È stato il regalo che Giorgio Armani si è fatto per i suoi 70 anni, nel gennaio di venti anni fa. Far sfilare la prima collezione dell’Armani Privé, la sua Haute Couture, la stella cometa del suo firmamento di stile. Una bomba nel mondo rarefatto ed elitario dell’alta moda questo dello sbarco in passerella a Parigi fa parte dello stilista più grande del mondo che è anche un favoloso imprenditore, nell’unica città dove queste prove d’autore possono essere rappresentate da un pugno sempre più ristretto di maison del lusso per qualche centinaia di fortunate e ricche clienti che vanno pazze per l’esclusività.
E ora a 90 anni di pienezza creativa e di energia di vita (come hanno dimostrato le recenti sfilate milanesi al maschile) Giorgio Armani festeggia questo importante anniversario martedì prossimo 28 gennaio col defilè per l’estate 2025 a Palazzo Armani al 21 di rue Francois I, la nuova sede del Privé dove ha anche il suo studio, essenziale pur tra marmi preziosi e stucchi ottocenteschi. Una prima volta in “casa” e in un palazzo proprio vicino ad Avenue Montaigne.
Al debutto venti anni fa, il 24 gennaio 2005, l’alta moda di Giorgio Armani sfilò in un loft in rue de Lauriston, quasi in punta di piedi, poi sono venuti tanti appuntamenti al Palais de Chaillot al Trocadero, nell’Ambasciata d’Italia in rue de Varenne e ora nella nuova maison parigina di 2000 mq.
"L’Haute Couture è la moda quando diventa arte" dice Giorgio Armani appassionato di tagli e linee contemporanee e sempre innovative quanto di tessuti esclusivi e ricchi o di ricami inarrivabili che escono dall’atelier milanese a Palazzo Orsini, sotto l’affresco de l’Amore Trionfante di Andrea Appiani,entusiasmandosi ogni volta che presenta le creazioni più preziose a Parigi mostrando a chi gli è vicino dettagli certosini e segreti, come per l’ultimo defilè di giugno scorso dedicato alle “Perle” che è stato senza dubbi lo show più bello e affascinante di sempre in riva alla Senna.
"Vent’anni di Privé sono stati un viaggio liberatorio, che continua, e che mi soddisfa creativamente così come dal punto di vista del business, aspetto non secondario. L’Alta Moda mi ha consentito di esplorare una faccia diversa del mio stile – racconta Giorgio Armani – insieme complementare e alternativa al pret-à-porter. Racconterei questi anni come la storia di un altro Armani, più libero e scintillante, che però è lo stesso Armani che tutti conoscono".
Non solo abiti di sogno, pensati per essere immortalati da un grande fotografo, ma creazioni rivolte a una clientela vera, certo dalla vita privilegiata, "le cui occasioni e impegni richiedono un particolare modo di vestire". Abiti fatti a mano e su misura, in una dimensione inarrivabile di sogno, fantasia, libertà e ricerca, un lavoro di altissimo artigianato e di savoir faire di mani d’oro. Non solo abiti da gran sera, meravigliosi e unici, ma anche tailleur da giorno che piacciono molto a una clientela che è fatta anche di donne giovani, "alcune figlie di nostre clienti storiche" come confida Giorgio, donne di successo della finanza come dello spettacolo senza contare l’aristocrazia. Un Armani Privé che ha l’atelier sempre in attività, con continue richiese di abiti, e i red carpet nel mondo lo raccontano bene.
"Creare è la mia ragione di essere al mondo", dice lo stilista-imprenditore che ha rivoluzionato la moda regalando a tutte le donne la bellezza e la protezione di una giacca Armani, e che ora nel Privé vola nella sperimentazione e nella fantasia, anche con la linea di Alta Gioielleria lanciata nel 2019 e con la collezione di fragranze Armani Privé prodotte da L’Oréal e vendute nelle sue boutique e in selezionati store nel mondo, che raccontano l’essenza delle collezioni alta moda nei flaconi eleganti con tappo a forma di sasso che ricorda la semplicità di Brancusi, su tutte Bois d’Encens, il suo profumo.