Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Mamma Giorgia si confessa a Diletta Leotta: “Devo tutto a mia madre. Mi dispiace che Ginevra cresca figlia unica”

La premier ospite del podcast della presentatrice rivela: “Ho lo stesso numero di cellulare dal 1998, mi scrivono tutti: è la mia finestra sulla normalità”

Roma, 12 maggio 2024 - La premier Giorgia Meloni per la festa della mamma si confessa a Diletta Leotta – prossima sposa di Loris Karius  -, e rinnova una grande dichiarazione d’amore per la madre Anna Paratore. “Le devo tutto – dice -. La sua era un’assenza calcolata, ha cresciuto le sue figlie dicendo te la devi cavare, la tua libertà è legata alla tua responsabilità”. Così la presidente del Consiglio, ospite del podcast Mamma Dilettante.

È la stessa Leotta ad annunciare lo speciale ‘Festa della mamma’ del podcast con un post a sorpresa su Instagram.

Tra gli argomenti toccati durante la puntata, la maternità, la solidarietà tra mamme, il senso di colpa ma anche le chat di classe, le difficoltà nel conciliare le recite di fine anno con il G7.

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"Mi dispiace che Ginevra cresca figlia unica”

“Non posso dire di avere sempre avuto l’istinto materno. Anzi, come molte donne della nostra generazione, questo fatto che siamo portate a considerarci sempre giovani, ho fatto Ginevra che avevo 39 anni e non ero più giovane. Quando ho capito il valore che questo aveva dato alla mia vita avrei voluto poter tornare indietro. Questo è un gran tema. Ho visto anche tante mie amiche dire ‘Poi poi poi’. E poi non si poteva più... Su questo l’informazione sarebbe una cosa utile: offrire tutti gli elementi a ciascuna per scegliere quando, per scegliere se. Per farlo in piena consapevolezza”.

“Quella consapevolezza a volte noi non ce l’abbiamo, io non ce l’avevo. Per cui ho pensato ‘Poi c’è tempo’. E poi quando ho tentato di fare il secondo (figlio) ... non c’era più tempo. Io volevo una sorellina o un fratellino per Ginevra, perché sono legatissima a mia sorella, legatissima, so che valore ha questo nella vita, e mi dispiace da morire che lei cresca figlia unica”.

"Ho lo stesso numero di cellulare dal 1998”

Ma c’è spazio anche per dettagli inediti. “Io ho stesso numero di cellulare più o meno dal 1998, ce l’hanno tutti. Mi scrivono persone che non so chi siano, è una finestra sul mondo e non la voglio perdere. Tra mille cose, alcune surreali, persone che condividono, mandano foto, ci sono un sacco di spunti interessanti, l’umore, critiche, aiuta. Lo uso come finestra aperta sulla normalità, perché la normalità in questa vita qui non è facilissima e non voglio perderla”.