Roma, 17 gennaio 2023 - Per il grande popolo televisivo, Gino Landi, scomparso a Roma a 89 anni, era un nome – ma solo un nome, mai una faccia – associato indissolubilmente ai più grandi spettacoli televisivi del sabato sera, da Sanremo a Fantastico. Erano tempi in cui i programmi venivano realizzati pescando il meglio del meglio degli artisti, quando la qualità era un obbligo e non una facoltà. Così Landi (vero nome Luigi Gregori), ballerino e grandissimo coreografo, uno che aveva lavorato con Ennio Flaiano, Federico Fellini, Nino Rota, Tonino Guerra, aveva prestato il proprio genio a programmi di intrattenimento popolare. “Coreografie di Gino Landi“ era un timbro di qualità regolarmente apposto a ogni grande produzione della tv di Stato e, successivamente, anche di Mediaset.
Artista eclettico, aveva debuttato nel musical grazie a Erminio Macario, che l’aveva assoldato per Bulli e Pupe con Fanfulla. Raccontava: "Sono un figlio d’arte, nato in palcoscenico, ero destinato a questo lavoro. Ho iniziato a 15 anni coreografando piccoli spettacoli. Mi pagavano con i gelati". Passò poi all’operetta, sempre nel ruolo di coreografo, per vari spettacoli tra cui basta citare 'La vedova allegra', 'Il Paese dei campanelli' e 'Al Cavallino bianco', tutti e tre con Sandro Massimini. Dei musical più noti non possiamo non citare Alleluja brava gente con Johnny Dorelli, Bice Valori, Paolo Panelli; Rugantino dei leggendari Garinei e Giovannini.
Landi avviò anche una proficua collaborazione con Federico Fellini: con lui lavorò per ìCasanovaì e per ìRomaì. Ma le incursioni nel mondo del cinema furono molte: vogliamo citare 'La decima vittima', sceneggiato da Tonino Guerra con Marcello Mastroianni; 'Ninì Tirabusciò' con Monica Vitti; 'Joe Valachi' con Charles Bronson. E poi Lorella Cuccarini, che era stata da lui artisticamente plasmata nei 'Fantastico' a cui la ballerina aveva partecipato, quelli diretti da Pippo Baudo, insieme con Heather Parisi.
Non solo Lorella: Gino Landi aveva lavorato proficuamente anche con le gemelle Alice ed Ellen Kessler, con l’indimenticabile, bravissima Delia Scala e con Raffaella Carrà. Insomma con tutti i più bei nomi dell’intrattenimento televisivo, le regine del sabato sera che insieme con lui costruivano in modo certosino, giorno dopo giorno, coreografie studiate e ristudiate al millimetro. A quei tempi un balletto delle gemelle Kessler – durata non più di 3-4 minuti – veniva provato per una settimana intera. Oggi il balletto è sparito – questione di costi e forse di gusti – e, se c’è, si tratta dei famigerati ‘stacchetti’. Landi aveva avuto invece la possibilità di coniugare alto e basso, cercando di portare al grande pubblico televisivo la grazia e il talento di un’arte indiscussa.
Pippo Baudo, che di Landi è stato compagno di lavoro lo ha ricordato così: "Ho lavorato tantissimo con lui. Tutti i miei Fantastico erano con la regia e la coreografia di Gino Landi. Era un uomo geniale". "Conoscevo Gino già da ragazzina – racconta Lorella Cuccarini – Avevo visto tutti i suoi spettacoli. Poi Pippo Baudo ci presentò ed ebbi la fortuna di iniziare a lavorare con lui a Fantastico 7 , nel 1986-1987, la mia seconda edizione, quella della ‘riconferma’. Con lui ho vissuto anche il passaggio a Mediaset, con Festival . Erano altri tempi. Avevamo un mese e mezzo di preparazione per un varietà, poi una settimana di sala prove, nove ore al giorno ininterrottamente. Pretendeva moltissimo e ti aiutava ad alzare un po’ di più l’asticella. Diceva: ‘non esistono coreografie impossibili. Potrai chiedere di modificarle solo dopo averle provate fino allo sfinimento’. Mi ha insegnato il lavoro duro, la disciplina, il non sapersi accontentare".
La musica è finita.