Venerdì 20 Dicembre 2024
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Gina Carano licenziata da 'The Mandalorian': ecco perché

Lucasflim fa esplicito riferimento ai post che l'attrice ha pubblicato sui propri social network, giudicandoli "ripugnanti e inaccettabili"

Gina Carano in 'The Mandalorian' - Foto: Lucasfilm

Gina Carano è stata licenziata da Lucasfilm e non comparirà nei prossimi episodi della serie TV 'The Mandalorian': il portavoce della casa di produzione non ha utilizzato mezze parole e ha dichiarato che già non è più sul libro paga dell'azienda e che "non ci sono piani per lavorare con lei in futuro". E ha chiosato dicendo che "i suoi post sui social media, che denigrano le persone sulla base delle loro identità culturali e religiose, sono abominevoli e inaccettabili".

Ascesa e caduta di Gina Carano

Texana classe 1982, Gina Carano è diventata famosa come lottatrice di arti marziali miste. In un secondo momento si è dedicata alla recitazione, concentrandosi soprattutto sui ruoli d'azione, nei quali la sua preparazione atletica le dava una marcia in più: l'abbiamo ad esempio vista in 'Fast & Furious 6' e in 'Deadpool'. La carriera d'attrice ha conosciuto un'impennata quando è entrata nel cast della serie TV 'The Mandalorian', pubblicata in streaming su Disney+ e accolta trionfalmente dai fan di 'Star Wars' (ma apprezzata moltissimo anche dalla critica). Proprio la fama ha attirato sempre maggiore attenzione sui suoi social network e qui sono iniziati i problemi.

I post sui social network

Nella seconda metà del 2020 gli utenti dei social hanno iniziato ad accusare Gina Carano di razzismo e transfobia, in alcuni casi a ragione, in altri meno: nel caso della transfobia, per esempio, l'attrice ha ammesso che il collega Pedro Pascal l'ha aiutata a capire come mai certe sue parole potessero offendere e che aveva compreso l'errore compiuto, esprimendosi poi contro ogni forma di bullismo. Successivamente, Carano è tornata al centro delle polemiche per avere contribuito alla disinformazione sull'utilità delle mascherine nella lotta alla pandemia di Coronavirus e per avere avallato le teorie false di Donald Trump intorno ai brogli avvenuti nelle elezioni presidenziali. A questo punto l'hashtag #FireGinaCarano è diventato virale e così è aumentata la pressione su Lucasfilm per licenziarla. A quanto pare la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un post su Instagram, pubblicato martedì 9 febbraio in tarda notte e poi cancellato. Il testo è però stato riportato dal magazine Variety: "Gli ebrei furono picchiati nelle strade, non dai nazisti ma dai loro vicini, anche dai bambini. Siccome la storia viene riscritta, la maggior parte delle persone non sa che per rendere possibili i rastrellamenti di migliaia di ebrei, prima il governo ha dovuto fare sì che i loro vicini di casa li odiassero per il semplice fatto di essere ebrei. Non c'è differenza con l'odiare qualcuno per le sue idee politiche". Frasi che devono essere lette all'interno del clima politico degli Stati Uniti attuali, nel quale la divisione tra chi si sente democratico e chi repubblicano porta con sé enorme astio. Dunque, Gina Carano ha tracciato un parallelo tra la Germania nazista e gli Stati Uniti di oggi, e fra gli ebrei di allora e coloro che in questi mesi si professano repubblicani. Pur cancellato, il post ha rilanciato la polemica contro l'attrice e alla fine è arrivato il licenziamento. Leggi anche: - Disney chiude Blue Sky Studios, papà della saga di 'L'era glaciale' - Oscar 2021, le shortlist: l'Italia fuori dai migliori film in lingua straniera - Wonder Woman 1984: il film esce in streaming il 12 febbraio