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Stupri, l’uscita di Giambruno solleva un polverone. “Se ti ubriachi rischi di incontrare il lupo”. Lui replica: “Polemiche ridicole”

Il compagno della premier contestato sul web per un intervento dopo i recenti fatti di cronaca

Andrea Giambruno

Roma, 29 agosto 2023 – Andrea Giambruno ancora contestato sui social dopo l’ultima puntata di Diario del giorno, andata in onda ieri sera su Rete 4. In studio si parla dei casi di stupro di gruppo, al centro delle cronache di questi giorni: dalla vicenda di Palermo a quella di Caivano, dove addirittura le vittime sono due bambine. Modera il talk Giambruno, giornalista e conduttore del programma, nonché compagno di Giorgia Meloni. Nel mezzo della trasmissione, l’anchorman interviene a esplicitare un discorso dell’ospite Pietro Senaldi: “Se vai a ballare, hai tutto il diritto di ubriacarti – dice Giambruno – ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi eviti di incorrere in determinate problematiche, perché poi rischi che il lupo lo trovi”. Il senso è chiaro: se tu (donna) mantieni una certa condotta, corri meno pericoli.

L’argomentazione non va giù a molti, che considerano l’intervento di Giambruno come l’ennesimo scivolone del compagno di Meloni su un tema molto delicato. Qualcuno, anzi qualcuna, fa notare come il giornalista ricada su un cliché. Le cause di uno stupro non sono le “gonne corte”, né “l’essere una poco di buono”, né “ubriacarsi”, sottolinea un’utente di Twitter. Le cause sono “gli stupratori”. Altri sottolineano il paradosso nella parole di Giambruno. “Gira che ti rigira, la colpa di uno stupro è sempre della donna”, si legge in un tweet. E ancora “se non ti ubriachi non ti stuprano. Se invece bevi ma sei un maschio, male che vada hai il taxi gratis”. L’intervento del compagno della premier è suonato inopportuno soprattutto in relazione al caso di Caivano, dove le vittime sono talmente giovani, da far escludere che l’alcol abbia avuto un minimo ruolo nella vicenda.

Giambruno non è nuovo a uscite poco felici. L’ultima contro il ministro tedesco in vacanza in Italia che commentava le temperature tropicali, accennando al cambiamento climatico. “Sono 20-30 anni che in qualche modo i tedeschi ci devono spiegare come dobbiamo vivere noi – fu la reazione (pubblica) del conduttore di Mediaset. E se non ti sta bene te ne stai a casa tua”. 

Tornando alla stretta attualità: proprio il caso di Caivano è stato affrontato ieri da Giorgia Meloni in Consiglio dei Ministri. Il governo punta a "bonificare l'area” del Comune dell’hinterland di Napoli dove sono avvenuti gli abusi di gruppo su due cuginette, ha detto la premier, accogliendo l'invito di don Patriciello a recarsi sul posto. "Non sarà una semplice visita: offriremo sicurezza alla popolazione”. Meloni ha selezionato e dosato le parole, stando ben attenta a non commentare gli episodi di cronaca. Cosa, che secondo molti, avrebbe dovuto fare anche il compagno. 

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L’interessato replica: "Faccio questa precisazione a titolo personale e per il mio gruppo di lavoro, ospitato da un’azienda. Nelle ultime ore sta impazzando una polemica del tutto surreale. Lo faccio quasi con il sorriso. Nessuno ha giustificato l’atto. Anzi sono stati utilizzati termini molto precisi, come 'abominevole' per l’atto e sono state definite ‘bestie’ gli autori dell’atto. Tutti coloro che hanno utilizzato in maniera strumentale e fuorviante quello che ho detto, lo stanno facendo o perché in malafede o perché hanno seri problemi di comprendonio. Tutti coloro che vanno a ruota, consiglio loro di seguire la puntata di Diario del Giorno e di interpretare in maniera corretta quanto da me detto. Questo non lo faccio non solo a titolo personale, ma lo faccio anche a tutela di un’azienda, di un direttore e di un gruppo di lavoro che mi supporta. Quindi mettiamo fine a tali polemiche perché stiamo rasentando il ridicolo. La politica credo che abbia cose ben più interessanti da fare, che non quelle di occuparsi di uno spazio giornalistico".