Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

I gemelli monozigoti non sono davvero identici: ecco perché

Anche i gemelli in apparenza identici presentano spesso delle importanti differenze genetiche, che si manifestano in fase embrionale

Foto: DisobeyArt / iStock

Molte cose che sapevamo sui gemelli monozigoti, che sono molto simili tra loro in quanto provengono da un solo ovulo fecondato (che poi si divide in due) da un singolo spermatozoo, potrebbero non essere vere. Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Genetics, infatti, questi gemelli hanno differenze a livello genetico che si manifestano nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Insomma, non sono così identici come in molti potrebbero pensare.

Il patrimonio genetico dei gemelli monozigoti

Secondo la diversi studi precedenti, i gemelli monozigoti hanno un patrimonio genetico praticamente simile. Quando tra loro emergono differenze fisiche o comportamentali, dunque, si pensa che la causa risieda in fattori di tipo ambientale. La ricerca in questione, però, ha aperto nuovi scenari. Gli accademici hanno sequenziato il DNA di 387 coppie di gemelli monozigoti e dei rispettivi genitori e figli, al fine di monitorare le differenze genetiche. A quel punto hanno analizzato i fenomeni che si verificano durante la crescita embrionale, scoprendo che i gemelli identici differiscono in media di 5,2 mutazioni genetiche. Inoltre, circa il 15% delle coppie ha mostrato delle caratteristiche genetiche presenti solo in uno dei due gemelli. E 39 coppie su 387 avevano più di 100 differenze genetiche.

Non dipende sempre dai fattori ambientali

In una delle coppie di gemelli studiati, una mutazione era presente in tutte le cellule del corpo di uno dei due fratelli. Questo, secondo gli esperti, significa che molto probabilmente questa differenza si è manifestata già durante le prime fasi dello sviluppo embrionale, quindi molto presto. Un risultato per certi versi sorprendente che testimonia quanto finora le (anche minime) divergenze genetiche siano state spesso sottovalutate per spiegare le differenze fisiche e comportamentali nelle coppie di gemelli identici. Questo studio, che ha comunque bisogno di conferme, spiega in parte perché a volte solo uno dei due gemelli presenta disturbi dello sviluppo o forme di autismo: “Dopo questa ricerca sono meno incline a definire ‘identici’ i gemelli monozigoti. Se prendi due gemelli monozigoti, e uno di loro ha sviluppato l'autismo, l'interpretazione classica è quella di attribuire tutto ciò a fattori ambientali. Ma questa è una conclusione incredibilmente pericolosa", ha detto il dottor HakonJonsson, leader dello studio, all'AFP.