Roma, 30 agosto 2017 - La settima stagione di 'Games of Thrones' ('Il Trono di Spade') è ormai andata in archivio e ai tantissimi fan non resta che aspettare almeno un anno per vedere come andrà a finire l'epopea di Jon, Daenerys e compagnia. Volendosi consolare con il prossimo libro di George R.R. Martin, le cose non vanno certo più spedite: il sesto volume della saga delle 'Cronache del ghiaccio e del fuoco', intitolato 'The Winds of Winter', è in calendario addirittura nel 2019. Per chi non volesse rassegnarsi a un'attesa apparentemente senza fine, c'è ora un'opzione in più. Una rete neurale artificiale ha infatti digerito i cinque libri pubblicati finora da Martin e poi, grazie a un algoritmo, ha scritto "in anteprima" il sesto, mettendo nero su bianco cosa potrebbe accadere a Westeros e dintorni. PER CAPIRE MEGLIO: CHE COS'È UNA RETE NEURALE ARTIFICIALE È un modello matematico finalizzato all'apprendimento automatico, che tenta di simulare ciò che accade in un circuito di neuroni umani. Semplificando al massimo, l'Intelligenza Artificiale raccoglie le informazioni, le rielabora e svolge il compito assegnato sulla base di quanto imparato. Nello specifico, l'algoritmo sviluppato dall'ingegnere software Zack Thoutt, ha letto il contenuto di oltre 5mila pagine di romanzi e poi ha tratto le proprie conclusioni sul prosieguo della storia. Alcune rimbalzavano già da tempo tra i fan, altre sembrano invece molto più fantasiose. QUINDI: COSA ACCADRÀ IN GOT SECONDO LA RETE NEURALE L'algoritmo ha scritto finora cinque capitoli, ciascuno dei quali inizia con il nome di un personaggio, al pari dei veri libri di Martin. Stando a quanto ci viene raccontato dall'IA, Jaime Lannister ucciderà la sorella Cersei, Jon Snow cavalcherà un drago, mentre Danaerys verrà avvelenata da Varys. In particolare, il quinto capitolo inizia così: "Jamie uccise Cersei e si sentiva freddo e pieno di parole…". Per leggere tutto il resto, rigorosamente in lingua inglese, basta cliccare qui. E POI: SORPRESA! Le previsioni elencate qui sopra sono una sorpresa fino a un certo punto, poiché circolano su Internet già da un po'. Il che dimostra una cosa: la macchina non ragiona in modo molto diverso dai fan più accaniti. L'algoritmo, però, sa anche stupire, azzardando alcune congetture che difficilmente ritroveremo nei romanzi o nell'ottava stagione della serie TV. Tra queste, c'è il fatto che Sansa è in realtà una Baratheon e l'introduzione di un nuovo personaggio simile a un pirata, che risponde al nome di Greenbeard. NON TUTTO FUNZIONA PER IL MEGLIO Su Motherboard, Thoutt ha sottolineato che l'algoritmo non è perfetto: capita infatti che la scrittura risulti impacciata e priva di senso, e manca del tutto l'abilità di costruire una storia con un orizzonte a lungo termine. Inoltre ci sono diversi epic fail, come la ricomparsa di Ned Stark, che (SPOILER!) purtroppo ci ha lasciato da parecchio tempo. Una delle principali limitazioni, ha spiegato Thoutt, dipende dal fatto che i libri di Martin, per quanto lunghi, non contengono un numero sufficiente di dati per una cervello artificiale. In più, le pagine delle 'Cronache del ghiaccio e del fuoco' sono piene di parole che vengono utilizzate una volta sola, impedendo all'algoritmo di riconoscere un paradigma attendibile. Per funzionare meglio, l'IA avrebbe insomma bisogno di un romanzo 100 volte più lungo e dotato di un vocabolario più adatto a un testo per bambini.
MagazineGames of Thrones, un algoritmo ci dice cosa succederà