Giovedì 6 Marzo 2025
PIERO DEGLI ANTONI
Magazine

Fru a Pechino Express: "Sono veramente strano. E ne vado orgoglioso"

Da stasera il comico torna in viaggio su Sky con Costantino Della Gherardesca: "L’autoironia è indispensabile sia nella comunicazione sia nell’avventura" .

Gianluca Fru, nome d'arte del comico Gianluca Colucci, alla presentazione di 'Pechino Express

Gianluca Fru, nome d'arte del comico Gianluca Colucci, alla presentazione di 'Pechino Express

Roma, 6 marzo 2025 – Ciuf ciuf, il treno parte, tutti in carrozza. Stasera su Sky Uno e su Now riprende Pechino Express, stavolta in viaggio tra Filippine, Thailandia e Nepal. Le coppie: Juri Chechi e Antonio Rossi; Dolcenera e Gigi Campanile; Nathalie Guetta e Vito Bucci; Giulio Berruti e Nicolò Maltese; Smanta e Debora Togni; Virna Toppi e Nicola Del Freo; Gianluca Fubelli e Federica Camba; Jey e Checco Lillo; Ivana Mrazova e Giaele De Donà. Capotreno Costantino Della Ghrerardesca, macchinista Fru dei The Jackal. A lui ci siamo rivolti.

Fru, nella conferenza stampa lei ha rivelato l’indicibile: in Pechino Express il problema principale di tutte le coppie è stato trovare un luogo adatto per liberarsi gli intestini (lei è stato più diretto ma ci siamo capiti). Si tratta di difficoltà soggettive o oggettive?

"Sicuramente oggettive. I luoghi preposti non sono sempre garantiti. Quando mi chiedono quale è la differenza tra essere stato concorrente e inviato, rispondo che, come inviato, hai sempre a disposizione un water".

Un aspetto negativo che ha sofferto durante il programma?

"Io lo vivo con eccessivo entusiasmo, viaggiare è troppo bello. L’aspetto negativo è che dura troppo poco, a volte vorrei avere più tempo per visitare i luoghi".

Che ci fa un comico a Pechino Express?

"La comicità e l’autoironia sono indispensabili, sia nella comunicazione sia come elemento di viaggio. Costantino Della Gherardesca è già un grandissimo comico".

Non possiamo non citare la sua performance a Sanremo, quando dalle quinte è sbucato sul palco mentre suonavano i Kolors per esibirsi in una danza non proprio ortodossa.

"La performance è stata un’avventura. In seguito a quell’apparizione ho vissuto sui social la settimana più infuocata della mia vita. Volevo trasmettere un messaggio profondo: l’accettazione di se stessi, la possibilità di ballare male davanti a tutti su un palco come quello".

Come è nato l’invito dei Kolors?

"Con i Jackal (il gruppo comico di cui fa parte, ndr) ogni anno organizziamo contenuti online sulle serate del Festival viste da noi sul divano, davanti alla tv, con ospiti, soprattutto cantanti. Abbiamo rivolto la stessa richiesta a vari artisti, i quali ci hanno legittimamente risposto di no. Con i Kolors è nata subito un’intesa, perché abbiamo lo stesso livello di profondità e di scemità".

Torno alla prima, scottante domanda. In varie interviste lei ha rivelato di riuscire a trattenersi dalla minzione anche per un giorno intero. Come mai?

"Durante il periodo scolastico ho affrontato tante difficoltà. Quando uscivo dalla classe per andare in bagno, i ragazzi di quinta mi prendevano in giro, per i vestiti e per il mio aspetto fisico. Così ho rinunciato ad andare in toilette e ho sviluppato questa capacità, che si è rivelata molto utile a Pechino Express. Il momento di accettazione di me stesso è arrivato dopo un viaggio, e il messaggio di Sanremo riguardava proprio questo: accettare con orgoglio la propria diversità".

Di quale viaggio si trattava?

"Con la scuola sono stato tre settimane in Gran Bretagna. Era il 2012, mi pare fosse un viaggio finanziato dalla Ue per incoraggiare lo studio dell’inglese. Mi sono trovato catapultato dalla periferia est di Napoli a Londra, in un ambiente cosmopolita che mi ha aperto la mente. Prima mi sentivo un po’ strano, da allora ho scoperto l’orgoglio di essere veramente strano".

In quale Paese vorrebbe che si svolgesse il prossimo Pechino Express?

"Questa domanda equivale a portare un bambino in un negozio di dolci. Comunque rispondo: Kazakistan, Turmenistan, Kirghizistan. Oppure un viaggio in tre continenti diversi: Venezuela, Giappone e Nuova Zelanda. Terrò l’itinerario per il mio viaggio di nozze".