Domenica 5 Gennaio 2025
RICCARDO JANNELLO
Magazine

Francesca Fialdini: "Troppi genitori ossessivi. Ai ragazzi faccio da spalla"

La conduttrice torna su Raitre con la nuova edizione di “Fame d’amore”. "Propongo l’idea della vita imperfetta, questi giovani devono volersi bene".

Francesca Fialdini, 45 anni, da domenica conduce la sesta edizione di Fame d’amore

Francesca Fialdini, 45 anni, da domenica conduce la sesta edizione di Fame d’amore

Roma, 3 gennaio 2025 – Torna da domenica in seconda serata su Raitre Fame d’amore, il programma che racconta i disturbi del comportamento alimentare dei giovani i cui contraccolpi psicologici possono essere devastanti. Anche in questa edizione, la sesta, al timone c’è Francesca Fialdini, che a questi temi è particolarmente sensibile tanto da avere scritto Nella tana del coniglio (Rai libri) con lo psicoterapeuta Leonardo Mendolicchio.

Francesca, con quale spirito affronta questa nuova edizione del programma?

"Con quello di sempre: dare voce a quei ragazzi che non riuscirebbero a esprimere il loro malessere se non rivolgendolo contro se stessi con atti di autolesionismo che purtroppo sono frequenti fra chi convive con disturbi quali l’anoressia, la bulimia o l’abbuffata da cibo".

E che cosa le insegna questa esperienza?

"Che troppi genitori riversano sui figli le proprie ossessioni e i ragazzi sono costretti a cedere ai desideri di ciò che gli adulti avrebbero voluto realizzare".

Ci sono esempi che l’hanno particolarmente colpita?

"Sara è una giovane e talentuosa violinista la cui madre è una brava professionista che fin da piccola l’ha obbligata a lunghissime sezioni di esercizio perché diventasse brava come lei. Sara non poteva uscire con le amiche o fare festa, ma solo studiare. Ludovica ha una mamma che su Tik Tok fa video in cui si riprende in posa o mentre sfila, è ossessionata dalla bellezza e dalla magrezza e ha partecipato a un programma tv con compagni molto più giovani di lei. E anche il padre tiene molto al suo corpo. Così la ragazza per attirare l’attenzione dei genitori è caduta, come l’altra, in una brutta anoressia".

Che quadro viene fuori da queste e altre storie?

"Sono lo specchio di una serie di contraddizioni: questi ragazzi hanno genitori che vogliono rimanere eternamente giovani e verso i loro figli hanno un desiderio di perfezione che invece si trasforma in dolore".

Quale dovrebbe essere il primo passo per sanare questa situazione?

"Abbandonare l’idea che bisogna essere perfetti. Propongo l’elogio della vita imperfetta: questi ragazzi devono volersi bene per non fare passi drammatici".

In particolare?

"I tentativi di suicidio o abusando di psicofarmaci o procurandosi ferite in tutto il corpo".

A cosa rinunciano e come possono essere salvati?

"Non mangiano, non bevono, si privano di tutti i piaceri. E quando riconoscono la loro condizione molto spesso è tardi e non tutti hanno la fortuna di poter essere ricoverati anche perché i posti sono pochi".

La sanità pubblica è deficitaria?

"Finché non saranno stanziati fondi strutturali e a lungo termine non avremo la consapevolezza del problema".

Le storie che raccontate sono quelle di ragazzi in cura: che cosa dà loro Francesca?

"Fare capire che voglio conoscerli senza giudicarli. Tolti i panni della conduttrice divento per loro una spalla, una confidente con un rapporto che dura anni. Il mio compito è ricordare loro quanto valgano e quanto siano belli a prescindere da cosa pensino di loro stessi".

Quale la migliore medicina per i giovani?

"Avere grandissima fiducia in loro, infondergli speranze. E al primo sorgere del disagio rivolgersi a professionisti capaci e appassionati del loro lavoro".

Che cosa rappresenta Fame d’amore nella crescita professionale di Francesca Fialdini?

"Mi sento molto a mio agio quando vado in fondo e scavo nella vita degli altri per trovare una soluzione. Questo programma è un punto di svolta anche per capire di più della propria vita, esiste un prima e un dopo Fame d’amore".

Che cosa augura a quelli che lei chiama "i miei ragazzi"?

"Vorrei ricordare loro che l‘ostrica che viene ferita non può mai produrre delle perle. Ma loro possono farcela".