Giovedì 26 Settembre 2024
EVA DESIDERIO
Moda

Fra casual e lusso, donne con personalità

Gucci con De Sarno esplora uno stile informale con “grandeur“ e propone la borsa Bambù. Tod’s punta su colori mediterranei

Fra casual e lusso, donne con personalità

Gucci con De Sarno esplora uno stile informale con “grandeur“ e propone la borsa Bambù. Tod’s punta su colori mediterranei

Roma, 21 settembre 2024 – La “casa” di Gucci secondo Sabato De Sarno è piena di meraviglie, tutte desiderabili. Lo stilista napoletano che da solo un anno ha preso le redini del marchio “principe” del Gruppo Kering, diventandone il direttore creativo in un momento certo non facile della moda internazionale, ha ingranato la marcia e ieri è partito alla grande con la collezione donna per l’estate 2025 alla Triennale, conquistando un pieno successo, ricco di emozioni e anche un po’ di commozione. Perché è sempre bello quando un marchio di tale fama riprende a correre con le idee, le proposte, la creatività, il grande artigianato e quel saper fare che distingue il Made in Italy, quello vero.

"È stato un anno intenso pieno di prime volte – racconta De Sarno – oggi sono felice. Ho intitolato questa collezione Casual Grandeur riferendomi all’eleganza di donne uniche come Jackie Kennedy, e questo è il modo in cui voglio Gucci, cose curate ma libere, collezione fatta di vestiti veri, con le mie ossessioni e le mie esplorazioni: il tailoring, curato ma innovativo coi pantaloni tagliati sulle sneakers, i colori dal grigio al rosso ancora, passando per il bianco, le sfumature di verde e un tocco di arancione, le silhouette che sono un omaggio agli anni Sessanta".

Parte dall’ordinario Sabato, per rendere le cose straordinarie, e la star della collezione estate 2025 è la mitica borsa Bambù di Gucci nella versione pezzo unico di 60 pezzi costumizzati da artisti di fama, come pure nelle edizioni di oggi, allungate e col manico perfino in plexiglas per incontrare la generazione Z. Evolve anche il mocassino che diventa stivale rasoterra morbidissimo che sembra una calza, nuova la borsa Gucci 73 e la Gucci Go da spunti d’archivio. Alcuni abiti, anche cortissimi, sono “più minimal del minimalismo“. Sensualità totale per gli abiti da sera di paillettes argentate che “suonano” a ogni passo, di pizzo verde evidenziatore che mostrano pudicamente la lingerie.

Belli i bracciali bambù da portare anche sull’avambraccio, le minigonne bombate ed easy con l’elastico in vita, un abito nero scollatissimo dietro e trapuntato di ricami d’argento. Capolavori in rafia secondo la tradizione fiorentina, e nel finale cinque maxi cappotti da ricordare, morbidi come un abbraccio. Applaude anche Jannik Sinner, testimonial del brand con le sacche da tennis e altro, tutto di Gucci vestito ma sobrissimo, mentre fuori dalla Triennale ragazzi e ragazze urlano il suo nome.

Molto deciso e bravo anche Matteo Tamburini direttore creativo di Tod’s che ha sfilato alla Fonderia Macchi anche dentro l’opera d’arte che sovrasta la scena rappresentata da due nastri di pelle tenuti da due mani, opera di Lorenzo Quinn. Una simbologia azzeccatissima per la filosofia di prodotto di Tod’s, marchio della famiglia di Diego e Andrea Della Valle, che coltiva da sempre l’arte dell’alto artigianato e anche ieri con dei lunghi tavoli espressione massima del lavoro manuale e Made in Italy. Tod’s ama la pelle e la sua donna veste in pelle dalla mattina alla sera, coi trench e le giacche e gli abiti lunghi come tuniche antiche, belli come quello bianco indossato da Naomi Cambpell. Bianco, mastice, marrone, nero ma anche tanto verde in molte sfumature come il blu mare. A ricordare, dice Matteo Tamburini, un viaggio lungo le coste del Mediterraneo all’insegna di un relax positivo. Sublime e lussuoso il soprabito di pelle di struzzo beige come il completo gonna e pieghe e blusa ultrachic, come il peplo nero di Mariacarla Boscono.

Ha una personalità forte e decisa la donna che sceglie Mantù, marchio indipendente creato dalla Castor Fashion di Mantova e diretto da Angela Picozzi con innegabile bravura. Trionfa la garza utile in queste estati caldissime, brillano di colore le gonne dritte righe orizzontali arancio e nero, si rivede con piacere lo chemisier turchese oltremare, tantissimi i capi bianco ottico.

Per Calcaterra lo stile è fatto prima di tutto di volumi ampi e di eccellenza tessile e la lezione del designer Daniele Calcaterra è sempre quella della raffinatezza alla massima potenza.