Martedì 30 Luglio 2024

"Fondi a Giffoni e ai Festival secondo equità"

Il Ministero della Cultura difende la riforma dei finanziamenti ai festival cinematografici, respingendo le accuse di punizione al Giffoni Film Festival. La modifica mira a una distribuzione più equa delle risorse senza intenti politici o punitivi.

"Fondi a  Giffoni e ai Festival secondo equità"

Il Ministero della Cultura difende la riforma dei finanziamenti ai festival cinematografici, respingendo le accuse di punizione al Giffoni Film Festival. La modifica mira a una distribuzione più equa delle risorse senza intenti politici o punitivi.

"In Italia ogniqualvolta si tenta di riformare e si toccano santuari e rendite di posizione si scatenano polemiche. Ma cambiare, quando sono in gioco i soldi dei cittadini, è necessario. Pensare a un intento politico e, peggio ancora punitivo, è una gigantesca falsità. Nulla di tutto questo: c’è stata solo la volontà di moralizzare e razionalizzare la spesa": è quanto affermano fonti del ministero della Cultura replicando a Claudio Gubitosi, fondatore del Giffoni Film Festival, che ieri, in occasione della conferenza stampa di chiusura della 54ª edizione della kermesse, aveva definito quello di quest’anno "un bando punisci-Giffoni".

"Al Festival di Giffoni – spiegano le fonti ministeriali – sono state erogate somme che sono arrivate fino a 950mila euro per l’edizione del 2023: più di ogni altra iniziativa di questo tipo, fatta eccezione per la Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2023 il contributo al Giffoni Film Festival è stato di 950mila euro su uno stanziamento complessivo di 7 milioni di euro. Questo stanziamento generale è rimasto invariato nel 2024. Al Gff, quindi, nel 2023 è andato il 13,57% dell’intero ammontare delle risorse destinate a tutti i festival, rassegne e premi cinematografici italiani".

"Accogliendo anche la proposta di molti altri promotori si è pensato di mettere nel bando annuale un tetto di 400mila euro per giungere a una ripartizione più equa e aprire a un numero maggiore di soggetti beneficiari. C’è stata una correzione generale del bando e una razionalizzazione che non puntavano a penalizzare alcuno, ma solo a introdurre principi più equi. Il resto sono fantasie. Quanto alla partecipazione del ministro Gennaro Sangiuliano (nella foto) – concludono le fonti ministeriali – non è stata possibile perché gli spazi proposti non erano compatibili con altri impegni".