Nel corso dei decenni, le vacanze d'agosto sono state raccontate dal cinema italiano in modi molto diversi, grazie a film che si sintonizzavano su un determinano momento storico e ne distillavano le caratteristiche principali. Ne abbiamo selezionati sei, che vale la pena di rivedere approfittando del tempo libero concesso dalle ferie: sono 'Morte a Venezia', 'Una domenica d'agosto', 'Il sorpasso', 'Souvenir d'Italie', 'Ferie d'agosto' e 'Sapore di mare'. MORTE A VENEZIA (1971) Uno dei titoli più celebri di Luchino Visconti, è un film colto e raffinato che racconta un periodo, l'inizio del XXI secolo, nel quale la vacanza era un lusso di pochi, soprattutto delle classi ricche. Ma è anche una riflessione sul fallimento dell'arte di fronte al bello. Tema che si concretizza nella storia di un musicista in vacanza al Lido di Venezia che si lascia ammaliare dal fascino e dalla bellezza di un giovane. Ispirato a un racconto di Thomas Mann. UNA DOMENICA D'AGOSTO (1950) Diretto da Luciano Emmer, racconta in modo efficace la spensieratezza del dopoguerra, quando i primi segnali di ripresa economica e la voglia di lasciarsi alle spalle la guerra contagiano milioni di italiani e le vacanze diventano un sogno alla portata di moltissimi. Non a caso, un soggetto fatto proprio da molta commedia cinematografica. In questo caso assistiamo a una trama corale, che intreccia storie e personaggi durante una giornata a Ostia. IL SORPASSO (1962) Mentre il filone cristallizzato da 'Una domenica d'agosto' produce una serie corposa di commedie leggere e scanzonate, gli anni del boom spingono i più sensibili fra i nostri cineasti a indagare l'inquietudine e il vuoto esistenziale che si nascondono sotto la patina scintillante della crescita economica. È il caso di 'Il sorpasso', uno dei capolavori di Dino Risi e storia di un cialtrone che, durante un ferragosto assolato, si imbarca in un viaggio senza meta, facendosi accompagnare da un timido studente. SOUVENIR D'ITALIE (1957) Vacanza significa anche turismo e dunque l'incontro con le altre culture europee: Antonio Pietrangeli ne racconta un aspetto in particolare, relativo a tre emancipate turiste straniere che fanno conoscenza del Bel Paese e intessono flirt più o meno impegnativi con la fauna maschile. Sotto sotto, ma non troppo, 'Souvenir d'Italie' si diverte a demistificare il mito dell'italiano conquistatore e latin lover. FERIE D'AGOSTO (1996) Negli anni Novanta le vacanze non sono più una novità da mettere al centro della scena e diventano così lo sfondo di un ragionamento su ciò che siamo diventati. In 'Ferie d'agosto' Paolo Virzì utilizza i toni della commedia per stigmatizzare lo svuotamento delle vecchie categorie di "destra" e "sinistra" e il connesso lato oscuro di un'omologazione che inaridisce i valori. SAPORE DI MARE (1983) Diretto da Carlo Vanzina e sceneggiato insieme al fratello Enrico, racconta l'estate di un gruppo di rampolli di buona famiglia, nella Forte dei Marmi di metà anni Sessanta: quando diciotto anni più tardi si incontreranno di nuovo, stenteranno a riconoscersi. 'Sapore di Mare' è il simbolo del cinema che racconta le vacanze come fatto nostalgico, una sorta di amarcord dei bei tempi andati. Leggi anche: - Calcio: le nuove serie TV di Amazon da guardare in agosto - Cinema, i 10 film dell'estate 2019 - La vita dopo i figli, il film Netflix sulle mamme
MagazineVacanze d'agosto, i 6 film italiani da (ri)vedere