Sabato 11 Gennaio 2025
BARBARA
Magazine

Filippo Timi e il BarLume: "Fan, lanciate la petizione: un po’ di sesso per il Viviani"

Da lunedì su Sky i tre nuovi episodi della dodicesima stagione della serie "Felice di tornare a Pineta: quel set è la famiglia che non ho nella vita reale".

Da lunedì su Sky i tre nuovi episodi della dodicesima stagione della serie "Felice di tornare a Pineta: quel set è la famiglia che non ho nella vita reale".

Da lunedì su Sky i tre nuovi episodi della dodicesima stagione della serie "Felice di tornare a Pineta: quel set è la famiglia che non ho nella vita reale".

Berti

"Cari fan lanciate una petizione per far sì che anche il Viviani trovi una donna e possa fare sesso". L’appello arriva direttamente da Filippo Timi che torna a vestire i panni del barista-investigatore di Pineta nella fortunata serie I delitti del BarLume. La 12ª stagione della collection Sky Original, prodotta da Sky Studios e Palomar, liberamente ispirata agli omonimi racconti di Marco Malvaldi (editi da Sellerio), va in onda dal 13 gennaio su Sky Cinema (e in streaming solo su Now) con tre nuove storie: Non è un paese per bimbi, Gatte da pelare e Sasso carta forbici. I primi due film sono diretti da Roan Johnson – che delle storie è anche produttore creativo – e il terzo da Milena Cocozza.

Filippo, cosa succederà in questa nuova stagione a Pineta?

"Di tutto e di più. E non vedo l’ora di rivivere le emozioni del set in tv perché ancora non mi sono rivisto".

Dopo tutti questi anni, quale è il segreto del successo della serie?

"Sul set ci divertiamo come matti e ognuno ha grande stima dell’altro. Ci conosciamo da tanti anni, siamo una famiglia. Un rapporto così duraturo non ce l’ho nemmeno nella vita reale".

Il suo Viviani si libererà delle capre ereditate da Carmine?

"La verità? All’ultimo ciak tutta la troupe ha fatto un lunghissimo applauso alle capre, perché gli animali sono belli (ma i loro escrementi no!). Badare alle capre, in quell’atmosfera da fortunato disagio – perché si gira in posti stupendi – ha fatto capire al Viviani che non c’è poi tanta differenza tra gli animali e i quattro “bimbi“ (ride, ndr)".

A proposito di bimbi, i “vecchietti“ che combinano?

"Emo, Pilade e Aldo sono alla ricerca di Gino che è sparito. L’attore Marcello Marziali, come sappiamo, ci ha lasciati a novembre 2023. E Roan Johnson è stato geniale nel creare un espediente divertente, ovvero mandarlo in vacanza, in una spiaggia con le palme, un posto paradisiaco. Credo che sia stata la scelta più giusta visto che dopo tutti questi anni insieme sarebbe stato difficile far interpretare il ruolo a un attore diverso".

Tra Viviani e il fratellastro Beppe (Stefano Fresi) come procedono le cose?

"A Beppe gliele danno tutte vinte. Ma lui dice lo stesso di me".

Viviani in questa stagione troverà l’amore?

"Macché. Vorrebbe una donna ma la Bettina ormai si è innamorata e lo ha lasciato, la Tizi ha famiglia, per di più con suo fratello. La Fusco? Chissà, un giorno…".

Con Lucia Mascino dividete anche l’ Amleto² ora in tournée teatrale: che rapporto avete?

"Ci siamo conosciuti da giovani e siamo cresciuti insieme, professionalmente parlando. Quando ho creato la mia compagnia l’ho sempre cercata e quando mi ha detto no, perché impegnata con altri progetto, lo ammetto, mi ha dato fastidio, una sorta di gelosia".

Viviani-Fusco in teatro fanno scintille?

"Di più, lei interpreta mia madre! E poi è tutto lo spettacolo sopra le righe, è più di una rivisitazione della tragedia scespiriana: è un gioco teatrale anarchico, una miscela esplosiva di comicità surreale e dramma intimo. Lo spettacolo emana un’energia incredibile che resta addosso al pubblico per due giorni almeno".

I fratelli D’Innocenzo l’hanno già chiamata per una seconda stagione di Dostoevskij?

"Non ne so niente, giuro. Mi sono immerso nel loro mondo come un orso si getta nel miele: credo che il personaggio e la storia non necessariamente abbiano bisogno di un seguito".

Lei interpreta sempre personaggi “complicati“...

"Complicati? I personaggi lo sono solo perché è l’uomo a essere complicato, e io cerco di entrare nel profondo di ogni personaggio. Il ruolo che mi manca? L’ ispettore Clouseau della Pantera Rosa: mi divertirei tantissimo ma servirebbe una riscrittura geniale".

È vero che sogna di aprire un negozio vintage a Roma?

"È più di un sogno. Un’amica da qualche tempo ha preso in affitto un locale a Trastevere e mi ha detto che se vogliamo possiamo adibirlo a negozio. Io amo girare tra i mercatini dell’usato tanto che spesso riesco a comprare, a due euro, cappotti che poi personalizzo. Li pago troppo poco? Forse sono brutti ma tanto non ci vedo bene (a causa del morbo di Stargardt, ndr). Comunque, sì appena ho un po’ di tempo, spero entro Pasqua, voglio mettere su questo negozio".