Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

La fidanzata di Liam Payne rompe il silenzio: “Ti ho amato incondizionatamente”

Kate Cassidy era tornata negli States lasciando il cantante da solo in Argentina. L’ipotesi di una rottura fra le cause della crisi che ha preceduto il volo dal balcone e la morte della star. La ricostruzione: “Era in preda ad alcol e droghe”. Ora si cerca il suo pusher

Londra, 18 ottobre 2024 – “Ti amo e ti amerò per sempre”. Kate Cassidy rompe il silenzio dopo la tragica morte del 31enne Liam Payne, ex star degli One Direction, con cui era legata sentimentalmente, almeno fino al soggiorno in Argentina. 

L’influencer, 25 anni, era volata a Buenos Aires con il cantante i primi di ottobre per vedere il concerto di Niall Horan, anche lui ex One Direction. Era rientrata negli Usa mentre Payne  era rimasto lì fino alla notte di mercoledì, quando è precipitato dal terzo piano dell’hotel Casa Sur. 

E proprio l’allontanamento di Kate ("Non voglio più restare qui” aveva comunicato lei sui social dopo che la vacanza si era prolungata ben oltre il previsto) ha fatto ipotizzare che la crisi del cantante inglese possa essere legata anche a una rottura con la compagna. Liam e Kate stavano insieme da due anni. 

Il messaggio della fidanzata

"Mi sento completamente persa”, scrive l’influencer oggi in una storia su Instagram ringraziando i fan per il supporto, prima di rivolgersi direttamente a Payne. “Liam, angelo mio. Voglio che tu sappia che ti ho amato incondizionatamente e totalmente. Continuerò ad amarti per il resto della mia vita. Ti amo Liam”. Nessun accenno a una recente separazione: anzi, la 25enne parla al presente.

“Mollato dalla casa discografica”

Il Daily Mail cavalca un’altra pista, svelando che il cantante era stato mollato dalla sua casa discograficaUniversal Music, proprio pochi giorni prima della sua morte. Payne doveva anche affrontare una azione legale appena intentata dalla sua ex, Maya Henry, che lo accusava di tormentata dopo la fine del loro rapporto. Un periodo nero dunque per la star che in quell’albergo di Buenos Aires, dopo la partenza di Kate, era rimasto solo. 

La crisi prima del volo dal balcone

Secondo una prima ricostruzione, basata sulle testimonianze dei dipendenti dell’hotel e di alcune donne che sarebbero state con lui quella sera, oltre che sulle telefonate fatte al servizio di emergenza, la notte della sua morte Liam era “in preda alle droghe e all’alcol”. Una massaggiatrice l’avrebbe definita una “crisi psicotica”: il cantante stava distruggendo la sua stanza, prima di cadere nel vuoto. In base all’autopsia Liam è deceduto per politraumatismi ed emorragie interne e esterne. Cadendo, non ha fatto nessun gesto per proteggersi. Il che fa pensare a uno “stato di incoscienza”. Gli esami tossicologici e istopatologici diranno che sostanze il cantante avesse assunto e in che quantità. Chi indaga vuole soprattutto capire chi abbia ceduto gli stupefacenti – di cui ci sarebbe traccia nella camera  – al 31enne. Secondo media locali i sospetti ricadrebbero su un dipendente di Casa Sur.