Verrà presentato al Festival di Venezia la versione restaurata del primo docufilm italiano sui lavori dell’inchiesta parlamentare sulla miseria, una piaga che nei primi anni Cinquanta mise in ginocchio oltre 6 milioni di persone in tutta Italia, dalle Alpi alla Sicilia. Si tratta di un documento storico che, per la prima volta, racconta attraverso il cinema i lavori di una commissione in seno al parlamento.
Il lungometraggio di 27 minuti fu realizzato dall'Istituto Luce, con la regia di Giorgio Ferroni, nel 1953. E il 16 agosto 1957 fu proiettato in anteprima Sala Grande del Palazzo del Cinema, nell'ambito della 14esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. E ora, dopo 66 anni, il grande ritorno: l’occasione sono i 70 anni dalla conclusione dei lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla miseria.
L’inchiesta e il docufilm
Il documentario illustra gli esiti dell'indagine parlamentare sulle condizioni di precarietà di molte regioni italiane. L'inchiesta fu svolta dalla Camera dei deputati tra il 1951 e il 1954 in nove aree del Paese nelle quali il fenomeno appariva “in forme più penose o caratteristiche”: la zona montana-alpina e il delta padano al Nord, la zona montana dell’Abruzzo e regioni come Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Ma la grande miseria ha colpito duramente anche le città, soprattutto nelle periferie di Roma, Napoli e Milano. L'indagine rivelò come oltre 6 milioni di persone vivessero in condizioni di povertà, pari all'11,8% della popolazione italiana.
Il restauro
Il restauro del filmato è stato realizzato quest'anno dall'Archivio Luce nei laboratori di Cinecittà, a partire dalla scansione 4k di un controtipo nitrato in 35 millimetri e da un positivo colonna safety 35mm. La pellicola è parte del grande patrimonio dell'Archivio storico Luce, un tesoro di oltre 70.000 filmati e 3 milioni di fotografie, dai primi anni del '900 a oggi. La proiezione del lungometraggio restaurato è in programma per venerdì 8 settembre alle 18, presso l'Hotel Excelsior del Lido di Venezia, alla presenza della Vicepresidente della Camera dei deputati, Anna Ascani.