Mentre la guerra sul campo conosce ore drammatiche, si allarga il fronte delle istituzioni che si schierano apertamente contro l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia: Universal Pictures ha deciso di seguire l'esempio di Disney, Sony, Warner Bros. e Paramount, sospendendo la distribuzione dei suoi film nel territorio russo, mentre il Festival di Cannes fa sapere che non accoglierà delegazioni ufficiali russe "a meno che la guerra d'assalto non finisca a condizioni che soddisfino il popolo ucraino".
La Russia esclusa dal Festival di Cannes 2022
Attraverso un comunicato ufficiale piuttosto duro, il Festival di Cannes ha comunicato l'intenzione di escludere dalla kermesse che si terrà fra il 17 e il 28 maggio, e che è attualmente in fase di definizione, "le delegazioni provenienti dalla Russia e chiunque sia affiliato in qualche modo al governo russo". Una mossa decisa per aggiungere "la nostra voce, per quanto modesta, a quella di chi si oppone a questa situazione inaccettabile e denuncia l'atteggiamento della Russia e dei suoi leader. I nostri pensieri vanno in particolare agli artisti ucraini e ai professionisti dell'industria del cinema, così come alle loro famiglie ora in pericolo". Il Festival di Cannes rende anche omaggio a "coloro che, in Russia, si sono presi il rischio di protestare contro l'aggressione e l'invasione dell'Ucraina" e ai cineasti "che non hanno mai smesso di lottare contro l'attuale regime".
Universal Pictures non porterà i propri film in Russia
Sull'altro lato dell'oceano atlantico, si infittisce la schiera delle major che boicottano il mercato russo: dopo Disney, Warner Bros., Sony e Paramount, ora anche Universal Pictures ha deciso di sospendere la distribuzione delle proprie pellicole in Russia. Il riferimento è in particolare al film d'animazione 'Troppo cattivi' e all'action di Michael Bay 'Ambulance', rimandati a tempo indefinito "in risposta alla crisi umanitaria in atto in Ucraina" (parole del portavoce di Universal). Anche in questo caso, come già accaduto con le altre major hollywoodiane, il boicottaggio del mercato russo risente dell'esclusione della Russia dal sistema di pagamento interbancario Swift: una situazione che minaccia di rendere difficile, se non impossibile, recuperare gli introiti che i distributori russi dovrebbero corrispondere agli studios statunitensi.
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