Lunedì 25 Novembre 2024
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Festa del papà 2023: quando è il giorno esatto e la storia

La ricorrenza è celebrata in quasi tutto il mondo, ma in momenti diversi dell’anno. In Italia e in molti Paesi di religione cattolica si festeggia il 19 marzo, San Giuseppe.

Per San Giuseppe grande festa per tutti i papà italiani

Per San Giuseppe grande festa per tutti i papà italiani

Roma, 18 marzo 2023 - La Festa del papà si tiene in quasi ogni parte del mondo, ma non esiste un’unica data condivisa da tutti a livello globale. Ogni paese, infatti, la celebra in una determinata data a seconda della sua storia e delle sue tradizioni.

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Quando si festeggia la Festa del papà

In Italia, la Festa del papà cade il 19 marzo, giorno dedicato a San Giuseppe, padre putativo di Gesù. Così avviene anche in molti altri Stati di fede cattolica, come Andorra, Belgio, Bolivia, Croazia, Honduras, Liechtenstein, Mozambico, Portogallo, Spagna e Svizzera. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, invece, dal 1910 le celebrazioni avvengono ogni terza domenica di giugno per iniziativa di una giovane donna americana di Washington, Sonora Smart Dood. Mentre ascoltava un sermone in chiesa, nel giorno della festa della mamma, a Dood venne l'idea di una simile giornata dedicata ai padri. Come data, scelse il 19 giugno, il compleanno di suo padre, un veterano della Guerra Civile americana che, dopo la morte della moglie, crebbe da solo i suoi figli.

Chi era San Giuseppe

È nei Vangeli che troviamo la figura di Giuseppe, padre putativo di Gesù, figlio di Dio e di Maria che lo concepì per opera dello Spirito Santo. Secondo quanto riportato nel Nuovo Testamento, Giuseppe era un uomo già di età avanzata e faceva il carpentiere o il falegname. Esempio di fermezza, umiltà e dedizione, l’uomo, sempre rispetto a quanto si apprende dalle letture evangeliche, ha dato un contributo importante all’educazione del figlio di Dio durante la sua infanzia. Dai Vangeli apocrifi sappiamo, invece, che Giuseppe morì a 111 anni, con tutti i denti ancora sani in bocca e una vista perfetta. Il giorno prima di esalare l’ultimo respiro, aveva lavorato. A chiudergli gli occhi fu lo stesso Gesù. E fino all’ultimo lo assistette la sposa vergine, Maria, che all’epoca aveva circa 34 anni. Il culto di San Giuseppe era già praticato nell’Alto Medioevo. In Occidente, nel Trecento, si iniziò a celebrarlo il 19 marzo. Nel 1479 Papa Sisto IV inserì la festività nel calendario romano. Nel 1871, la Chiesa Cattolica proclamò Giuseppe protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa Universale. Fino al 1977, in Italia, il 19 marzo era considerato festivo, ma con legge 5 marzo 1977 n. 54 divenne un giorno feriale.

Come si festeggia la Festa del papà oggi in Italia

La Festa del papà come la conosciamo oggi nel nostro Paese ha fatto la sua comparsa all’inizio del Novecento, più o meno in contemporanea con la nascita della festa della mamma, per rendere omaggio al ruolo di questa figura come punto di riferimento nella famiglia e fondamentale anche per la società. Secondo la tradizione consolidata, il 19 marzo i figli, in particolare se sono ancora piccoli, manifestano il loro amore al proprio padre con bigliettini, letterine e piccoli doni, soprattutto fatti con le proprie mani, in casa o a scuola.

Tra i vari modi di festeggiare la Festa del papà ci sono anche molte bontà tipiche regionali.

- Le più note sono le zeppole di San Giuseppe, frittelle caratteristiche napoletane con una pasta simile a quella dei bignè, di forma schiacciata, farcite con crema pasticcera o marmellata di amarene. La loro origine risalirebbe alla fuga in Egitto di Giuseppe con Maria e Gesù per sfuggire alla furia di re Erode; per mantenere la sua famiglia, il falegname si mise a vendere frittelle e dolci in terra straniera; - in Lombardia, in Emilia-Romagna e in altri posti dell’Italia settentrionale si preparano le raviole, con la pastafrolla e la marmellata di prugna; - a Roma e nell’Italia Centrale si mangiano i bignè di San Giuseppe, dolci di forma tonda farciti di crema pasticcera; -  in Toscana e in Umbria si gustano delle frittelle di riso cotto nel latte e aromatizzato con spezie e liquore; - in Sicilia sono caratteristici gli sfinci di San Giuseppe, soffici frittelle guarnite con crema di ricotta e gocce di cioccolato, ciliegie, scorza d’arancia candita e granella di pistacchi.