Il doodle di Google
Roma, 19 marzo 2017 - Non poteva mancare. Per la festa del papà Google ha sfornato, come di consueto, il suo doodle a effetto. Una breve serie animata dolcissima, che racconta la storia di un cactus. All'inizio è solo ed evidentemente triste. Poi la svolta: una piccolina tutta spine, con un fiore sul capo, spunta nella seconda sequenza animata. Papà cactus la pettina con orgoglio e rimane a bocca aperta, fierissimo della sua 'principessina'. Nel terzo mini-doodle si aggiunge un secondo 'figlio', anche se di genere diverso. Una pianta con cui il padre gioca, soffiando su quello che sembra un palloncino per non farlo avvicinare alle spine. Nella sequenza successiva papà cactus fa il bagnetto ai suoi due piccoli. Una festa. E' poi la volta del terzo figlio, di nuovo un cactus, questa volta maschio e adolescente. Entrambi si radono, fanno cose da 'uomini' con il papà che mostra come farsi la barba. E, in un certo senso, accompagna il ragazzo verso l'età adulta. Il finale è un tenero quadretto, con i figli che abbracciano il genitore. L'amore per il padre è più forte di qualsiasi spina.
Festa del papà, quando è. Storia e curiosità
E' vero, in questo doodle manca la seconda figura genitoriale. Che sia una mamma o un altro padre, Google ha preferito tenerla da parte. Oggi i riflettori sono solo per loro. “Non è difficile diventare padre. Essere un padre: questo è difficile", diceva Wilhelm Busch. E allora auguri (e in bocca al lupo) a tutti i papà!