Firenze, 13 giugno 2017 - Una divina va venerata, questo va da sé, e lei sembra apprezzarlo. Perché Federica Pellegrini è una campionessa ma anche un personaggio glamour, che attira a ogni uscita pubblica uno stuolo di fan che va dal bambino all’anziano, tutti in fila sotto il sole e con 35 gradi di afa estiva precoce per farsi autografare una cuffietta da nuoto o una cartolina e per scattarsi un selfie. Come è successo ieri a Firenze, nella centralissima via Calzaiuoli, per l’apertura del negozio monomarca di Jaked, la griffe sportiva della quale non è solo testimonial ma anche collaboratrice vera e propria.
Federica, dalla piscina alla moda. Sembra quasi prepararsi la strada per quando verrà il momento di dire basta con le gare. C’è questo nel suo futuro?
«Beh, ancora non lo so, c’è tempo. Credo che ci saranno tante proposte e le valuterò, ma anche solo fare la mamma non mi dispiacerebbe...».
Prima però c’è ancora tanta strada da fare. Ha detto che le Olimpiadi di Tokyo sono un suo obiettivo.
«Sì, i Giochi in Giappone sono nei miei programmi, vorrei nuotare ancora per altri tre anni. Però c’è tempo, quindi guardiamo anno dopo anno come vanno le cose. Adesso la concentrazione è per i Mondiali di Budapest che ci saranno a luglio, per il resto c’è tempo per pensarci».
Intanto, però, continua a pensare alla moda: ormai sono diversi anni che è famosa anche come «stilista» di costumi...
«È una collaborazione che va avanti da tempo, loro aiutano me con la parte tecnologica quando sono in piscina e io do un piccolo contributo per quanto riguarda la parte estetica dei costumi da allenamento».
E qual è il capo o l’accessorio preferito da Federica Pellegrini?
«Le scarpe, sicuramente».
In questi costumi sembra di rivedere le sue caratteristiche: la fenice, e di rinascite lei se ne intende, ma anche la grinta, il rock and roll. Perché lei è un personaggio rock, no?
«Almeno spero di esserlo! Comunque è vero, credo ci sia tanto di me stessa in quei disegni, per esempio il rock con i tatuaggi... Mi rappresentano».
Che siano gare o eventi pubblici, c’è sempre la fila per incontrare la Divina. Essere una stella che brilla così tanto sarà pesante da sopportare, a volte...
«Quando vedo tanta gente sono felice, anzi, spero che ce ne sia sempre di più. Ma mica tanto per me, anche se mi piacciono questi momenti, spero che passi soprattutto un messaggio positivo per il nuoto».
E tutta la pressione mediatica che c’è su di lei?
«Il gossip ci sta, fa parte del gioco e va accettato».
E dove pensa che sia il limite da non oltrepassare quando si entra nel privato?
«Beh, il consentito finisce quando si comincia a mentire. O magari a togliere le persone dalle fotografie».
Le è successo?
«Sì, mi è successo, e anche di recente».