Milano, 27 ottobre 2023 – Dall’ultimo film “Comandante”, alla capacità di calarsi in personaggi come Bettino Craxi, magistralmente interpretato nel film Hamamet, per finire con l’esperienza omosessuale. Così Pierfrancesco Favino si è confessato in un’intervista al Corriere della Sera.
L’intervista a Favino è stata ripresa dall’agenzia di stampa Adnkronos che ne ha riportato così alcuni stralci
Il film Comandante
Pierfrancesco Favino, il suo nuovo film 'Comandante', è già stato criticato sia da sinistra, ''un eroe fascista'', sia da destra: perché l'eroe che salva i naufraghi viene visto come l'anti-Salvini. ''Ognuno è libero di trarre le proprie considerazioni – dice l'attore al Corriere della Sera –. Il peggior nemico dell'attore è l'aggettivo. Anche il Papa l'ha detto: è una restrizione chiudere un uomo in una definizione. Quando nel film al comandante Todaro danno del fascista, lui risponde: 'Io sono un uomo di mare. Un uomo contraddittorio: molto cattolico, ma attratto dall'esoterismo, dallo spiritismo''.
Di Todaro, il protagonista, dice: ''Ma ho potuto leggere le sue lettere – dice –. Era un uomo dignitoso e un po' ritroso. Sua figlia mi ha scritto: 'Non ho mai sentito la voce di mio padre; d'ora in poi sarà la tua'. Fosse solo questa l'utilità del nostro lavoro, ne valeva la pena''.
Da Moro a Vermicino
E fra i primi ricordi di cronaca dell’infanzia? ''Il rapimento di Moro – risponde Favino –. La strage alla stazione di Bologna. E la morte di Alfredino Rampi. Era un ragazzino poco più piccolo di me. Rimasi tutta la notte davanti al televisore in bianco e nero, ricordo l'arrivo di Pertini''.
Il voto
Alla domanda del cronista, lei cosa vota? Favino risponde: ''L'ultima volta, Emma Bonino. Fatico a riconoscermi in un partito”.
Com’è essere Craxi
Si passa poi per l’interpretazione di Craxi nel film di Amelio, 'Hammamet' e di come Stefania e Bobo (i figli di Bettino Craxi) come l'hanno presa? “Li ho conosciuti, in Tunisia. Ho girato a casa loro. Sono stati molto corretti, non si sono lamentati di nulla, neppure delle asperità: la scena in cui al congresso del Psi maltratta il compagno idealista, i litigi appunto con la figlia...''.
Come è diventato Craxi? ''Mi sono fatto crescere le unghie, per pensare di avere mani più grandi – spiega Favino al Corriere delle Sera –. Portavo pantaloni leggeri e larghi, per dare l'idea di avere gambe più grosse, meno tornite. E poi sono ingrassato''. Di quanto? ''Tra i 7 e gli 11 chili. A fisarmonica: per le scene di Craxi giovane dovevo essere più magro che per quelle di Craxi in Tunisia. Non è solo questione di aspetto, ma di respiro, di movimenti, di battito cardiaco. Devi calarti nei panni di un altro, gli americani dicono nelle scarpe: una scarpa che non è la tua, ma lo diventa a forza di consumarla, logorarla, sformarla. Ho preso 11 chili anche per diventare Buscetta. Il record però è di 22, per recitare la parte di Mimmo, il malavitoso dal cuore buono di Senza nessuna pietà''.
La “dieta Favino”
Com'è la dieta Favino? ''Non c'è – continua –. Per prendere e perdere peso mi faccio seguire da una biologa nutrizionista. Mi sottopongo a una serie di esami, anche ormonali, per capire come reagisce il mio fisico, quali alimenti mangiare e a quale ora del giorno''.
L’esperienza omosessuale
Alla fine il giornalista chiede a Favino della sua esperienza omosessuale? ''Non fu nulla di carnale. Un uomo più grande di me mi corteggiava, e io ho voluto togliermi un dubbio sulla mia sessualità, per non portarmelo dentro tutta la vita – rivela l'attore – L'ho sciolto, ho capito che omosessuale non lo ero. Era un tempo in cui se sentivi un'emozione per un uomo ti chiedevi cosa avevi di sbagliato; adesso per le nuove generazioni è tutto più semplice'', conclude Favino.
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