Venerdì 26 Luglio 2024
EVA DESIDERIO
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Fascino senza tempo. Rocco Barocco incanta tra la storia di Pompei

Lo stilista Rocco Barocco celebra i suoi 80 anni con una sfilata unica a Pompei, unendo haute couture, arte e storia. Un evento emozionante che racconta la sua carriera e il suo ideale di bellezza femminile.

Fascino senza tempo. Rocco Barocco incanta tra la storia di Pompei

Lo stilista Rocco Barocco celebra i suoi 80 anni con una sfilata unica a Pompei, unendo haute couture, arte e storia. Un evento emozionante che racconta la sua carriera e il suo ideale di bellezza femminile.

"Mi sono fatto un bel regalo e dopo cinquant’anni di moda, penso di meritarmelo". Dopo i tanti applausi delle oltre mille persone nel Teatro Grande di Pompei dove martedì sera è andata in scena una strepitosa ’antologica’ della carriera creativa di Rocco Barocco tra ieri, oggi e domani. Lo stilista napoletano è orgoglioso di essere stato il primo a portare l’alta moda tra gli scavi della città distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C. che non smette mai di sorprenderci coi suoi strepitosi ritrovamenti.

"Stasera – ha affermato – si è avverato il mio sogno, dopo i defilè al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e al Teatro San Carlo di Napoli ora eccomi a Pompei e di questo devo ringraziare il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la Sovrintendenza per avermi concesso uk privilegio di unire la mia haute couture ad arte, storia e cultura". Un regalo speciale per gli ottant’anni festeggiati a marzo scorso. A Pompei ha portato quindici pezzi unici dal suo archivio che accoglie 5mila capi e tanti altri modelli di oggi tutti perfetti e seducenti per 77 modelle in scena davanti all’antica cavea del Teatro Grande.

"Venivo qui da bambino con la scuola e ci portavano agli scavi e al Santuario della Madonna del Rosario – racconta Barocco che porta al collo la medaglietta d’oro con l’immagine della Vergine, e che oggi è in piena attività con dieci licenze che funzionano benissimo (accessori come scarpe e borse, profumi, bijoux) –. Mi esprimo attraverso grandi eventi come questo, non mi piace la burocrazia e il tendio dei calendari, a Milano lavoriamo molto nel nostro showroom. Per il resto preferisco mostrare la mia estetica e il mio pensiero sulla bellezza femminile in questi contesti prestigiosi".

In passerella non ci sono stampati ispirati ai millenari affreschi di Pompei e nemmeno troppi rossi pompeiani perché queste ispirazioni sono esplose in una collezione del 2014. "Qui – spiega lo stilista – mostro il mio ideale di donna, non sexy ma affascinante, che ama ridere, essere ammirata, corteggiata. Una donna bella e mediterranea che ama la famiglia, una donna vera con dei valori". Prima del defilè l’amica carissima Marisa Laurito lo ha presentato al pubblico raccontandone l’infanzia a Napoli: settimo di nove fratelli, il trasferimento a Ischia con la famiglia, il diploma come capitano di lungo corso all’Istituto nautico di Procida, gli inizi come commesso e l’incontro fortunato con due creativi di razza come Patrick de Barentzen e Monsieul Giles, i suoi Maestri e infine nel 1962 l’arrivo a Roma dove sbocciavano gli atelier d’alta moda sul Tevere e già nel 1974 lo studio-atelier Barocco in Piazza di Spagna.

Prima sfilata nel 1979, poi il successo in Italia e nel mondo, Rocco Barocco veste le dive del nostro cinema, e su tutte Anna Magnani, fa amicizia con Liza Minnelli all’apice del successo "una donna stupenda ma molto fragile e un po’bambina", racconta Rocco che considera Elsa Martinelli la donna più elegante conosciuta. E ancora, un pensiero a Marta Marzotto e a Sandra Milo, e a Edwige Fenech "gentile d’animo e una gran signora".

Fra i colleghi Rocco Barocco ammira molto Valentino e ricorda le fughe al mare di Torvajanica per un bagno, tanti anni fa, coi rispettivi compagni e dunque per Garavani con Giancarlo Giammetti. "Oggi i giovani stilisti vengono castrati dalle grandi maison – racconta Rocco – e aprire un’azienda di moda propria costa troppo. Dopo sei mesi in un brand li buttano fuori e questo non mi piace. Oggi mancano le sarte, questo è il problema". Umiltà ed educazione non mancano a Barocco come la generosità. Alcuni anni fa ha adottato un giovane assistente che si chiama Raffaele e che oggi e domani sarà Raffaele Barocco, RB, stessa sigla stesso impegno per la bellezza. "Il mio figlio adottivo sarà l’erede di tutto il mio mondo, spero porti avanti il lavoro meglio di me!" afferma spiegando che però "vorrei vivere fino a160 anni".

Intanto, grande show a Pompei con tantissimi abiti da sera di pizzo scolpito sul corpo delle modelle, drappeggi ad arte, punti perfetti e mirati, accessori giustissimi, colori sorprendenti come blu, rosso, arancio, lilla, tanto nero intenso e sexy quanto grintoso, bianco stellare, argento ed oro soffuso, scollature mozzafiato e spacchi vertiginosi, senza mai peccare di volgarità.