Venerdì 22 Novembre 2024
VALERIA PANZERI
Magazine

Il nuovo Facebook arriva a settembre: tutto quello che cambierà

Con la frase "Il futuro è privato" Mark Zuckerberg aveva dato un assaggio, un anno fa, di come immaginava la svolta del celebre social

Facebook (Ansa)

Facebook (Ansa)

Milano, 27 agosto 2020 - Mark Zuckerberg l’aveva annunciato un anno fa: sarebbe arrivata una nuova versione di Facebook. A settembre 2020 la transizione – iniziata a marzo, quando alcuni utenti su base volontaria hanno potuto interfacciarsi con il nuovo assetto del popolare social – arriverà su desktop per tutti. E dicendo tutti intendiamo un cambiamento che investirà oltre due miliardi e mezzo di iscritti nel mondo. Come sarà questa nuova interfaccia già ribattezzata FB5?

Facebook cambia (quasi) tutto

Saranno diversi i cambiamenti a cui gli utenti dovranno abituarsi: nella sostanza ma anche nella forma, a partire proprio dall’iconico blu che verrà relegato solamente al logo, a favore del bianco. I nottambuli potranno attivare un “dark mode”: caratteri bianchi su sfondo nero che non affatichino la vista durante le consultazioni notturne e consentano il risparmio energetico. Dietro questa rivoluzione c'era anche la necessità di superare la progettazione di un sito scritto con il linguaggio di programmazione Html5 - quindi pensato per il web nel 2011 - per approdare alle applicazioni native per smartphone e tablet come già lo erano Twitter o Snapchat. Nel 2012 i primi passi, i primi miglioramenti, poi l'ufficializzazione del progetto nel 2018. Tre i parametri che avrebbero dovuto guidare gli sviluppatori. FB5 doveva essere: veloce, moderno, interessante. Questo si sarebbe realizzato superando il concetto della barra di ricerca in alto, niente menu a tendina e una sola scelta cromatica: il bianco. Il designer del social Dan Lebowitz ha spiegato ad Engadget: "Il nuovo cromo bianco è ciò che ci ha consentito di attirare l'attenzione degli utenti sulle cose su cui volevamo fosse attirata l'attenzione". La filosofia che ha animato questo radicale mutamento riconosce maggior valore alla sfera privata: “Future is private” aveva detto Zuckerberg nel 2019 per spiegare la virata della sua creatura. E come riuscire nell’impresa quasi dissonante di rendere privato un spazio pubblico? Creando luoghi virtuali che favoriscano il fiorire di piccole community che si riconoscano per condivisione di passioni e valori.

Shop, gruppi, storie e giochi

Veniamo al cuore del discorso: cosa cambia nella pratica? Con l’accelerazione che il lockdown ha dato agli acquisti mediante web Facebook scommette sullo shopping online. Il social network ha annunciato l'arrivo della sezione Shop, in cui le aziende potranno vendere direttamente agli utenti. La novità è complementare a Instagram Shop, lanciato il mese scorso, ed è in fase di test negli Stati Uniti. Perde spazio il classico News Feed a favore delle Stories, la cui visibilità è molto aumentata. E ovviamente spazio ai video: di fianco al tasto Home c'è il tasto Watch, con la sezione ad essi dedicata. Nonostante al momento non sia chiaro quanto successo abbia questa funzione, si conferma la scelta di dare rilievo ai video, insistendo su questi contenuti, evidentemente ritenuti centrali per il futuro del social: anche in virtù del largo utilizzo che ne fanno gli inserzionisti. Veniamo dunque ai Gruppi, uno dei veicoli della nuova sfera privata. Rispetto a prima, Facebook virerà su piccole bacheche di persone che si conoscono personalmente o si riconoscono per interessi specifici. Ultima icona di rilievo sarà quella dei giochi, che negli ultimi anni si sono ritagliati uno spazio sempre più centrale nella piattaforma. L’intento è quello di coltivare ulteriormente questa fetta di appassionati: non ne fa mistero l'azienda che ha dichiarato di aver intensificato sempre di più gli investimenti nel marchio Facebook Gaming.