Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

L’11 gennaio di 25 anni fa ci lasciava Fabrizio De André

Nel corso del 2024 la Fondazione dedicata al cantautore genovese e Sony Music Italia riediteranno i suoi dischi

Fabrizio De Andrè è morto l'11 gennaio 1999

Fabrizio De Andrè è morto l'11 gennaio 1999

Era l'11 gennaio 1999 quando Fabrizio De André, uno dei cantautori più amati d'Italia, si spegneva all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano a pochi giorni dal suo 59esimo compleanno. Sei mesi prima della sua morte, a De André era stato diagnosticato un carcinoma polmonare che lo costrinse a interrompere definitivamente le sue esibizioni. Il cantautore era stato ricoverato in ospedale nel novembre 1998. Era uscito solo per un breve periodo, per trascorrere il Natale con la famiglia. Poi però, purtroppo, non c’è stato più nulla da fare. Il funerale di Faber – come lo aveva soprannominato l’amico Paolo Villaggio – fu celebrato nella Basilica di Santa Maria Assunta di Carignano a Genova, la sua città natale. Vi parteciparono oltre diecimila persone. La scomparsa di De André ha lasciato un vuoto profondo nella cultura musicale italiana. Il suo lascito artistico, culturale e poetico continua ad affascinare e commuovere il pubblico anche dopo 25 anni.

Il ricordo

Per onorare la memoria del cantautore ligure, la Fondazione Fabrizio De André Onlus e Sony Music Italia lanciano il progetto intitolato ‘Way Point. Da dove venite... Dove andate?’, che si propone di celebrare la vita dell’artista attraverso le sue parole, il suo pensiero, le sue visioni e i suoi messaggi, attuali ancora oggi. Il progetto, sviluppato nel corso del 2024, prevede diverse iniziative dedicate a De André, incluso il completo riordino della sua discografia con la ristampa di tutti i suoi dischi in studio in ordine cronologico. Le riedizioni saranno disponibili in versione LP nero e CD, arricchite da annotazioni autografe di Fabrizio De André, commenti, estratti di interviste legate alle canzoni e agli album, nonché da documenti inediti conservati presso il Centro studi De André dell'Università degli Studi di Siena. Le prime quattro ristampe saranno disponibili dal 16 febbraio 2024, con pre-ordine già attivo a partire da giovedì 11 gennaio.

Le uscite

Ecco tutte le riedizioni degli album di De André in programma per questo nuovo anno, in occasione del venticinquesimo anniversario della sua scomparsa:

- ‘Volume 1’ (1967) - ‘Tutti morimmo a stento’ (1968) - ‘Volume 3’ (1968) - ‘La buona novella’ (1970) - ‘Non al denaro non all’amore né al cielo’ (1971) - ‘Storia di un impiegato’ (1973) - ‘Canzoni’ (1974) - ‘Volume 8’ (1975) - ‘Rimini’ (1978) - ‘Fabrizio De André’ (aka ‘L’Indiano’) (1981) - ‘Crêuza de mä’ (1984) - ‘Le Nuvole’ (1990) - ‘Anime Salve’ (1996)

Un artista unico

La carriera di De André ebbe inizio con l'interpretazione di Mina de ‘La canzone di Marinella’. In quasi quarant'anni di attività artistica, incise quattordici album in studio, portando storie di emarginati, ribelli e prostitute al vertice delle classifiche. La sua capacità straordinaria di rielaborare materiale di diverso tipo, dalle canzoni di Brassens all'antologia di Spoon River fino all'opera di Edgar Lee Master, lo ha reso una delle figure più rappresentative della canzone d'autore italiana. Oltre a Genova, la sua città natale, De André ha amato molto anche la Sardegna, stabilendosi all'Agnata, un rifugio ai piedi del monte Limbara, insieme alla sua compagna Dori Ghezzi. La sua ultima opera prima della morte fu ‘Smisurata preghiera’, l'ultimo brano dell'album ‘Anime salve’, scritto con Ivano Fossati e pubblicato nel 1996.