Giovedì 30 Gennaio 2025
GIOVANNI BOGANI
Magazine

Fabio De Luigi: "Il trucco? Più sei normale. Più la risata è assicurata"

Con Valentina Lodovini nella nuova commedia di successo ‘10 giorni con i suoi’: "Io e lei ancora marito e moglie: uniti o in crisi, i Rovelli sono una garanzia"

Fabio De Luigi e Valentina Lodovini in scena

Fabio De Luigi e Valentina Lodovini in scena

Commedia, sì, ma anche dubbi, fragilità maschili, crisi familiari, donne che si ritrovano ad aspettare un figlio sulla soglia dei cinquant’anni, figlie diciottenni che vanno ad abitare col ragazzo. E padri sempre più smarriti. C’è tutto questo in 10 giorni con i suoi, diretto da Alessandro Genovesi, da una settimana nelle sale e già ai vertici della classifica degli incassi. I protagonisti sono Fabio De Luigi e Valentina Lodovini: erano marito e moglie, Carlo e Giulia Rovelli, già in 10 giorni senza mamma e 10 giorni con Babbo Natale. Li ritroviamo, ancora sull’orlo di una crisi di nervi, ma anche tenacemente uniti. Il resto, ce lo racconta Fabio De Luigi. Nel film, marito e padre goffo, pasticcione, pieno di ansie, ma anche tenerissimo e amorevole.

De Luigi, colpisce in 10 giorni con i suoi l’equilibrio fra una commedia più spinta e i chiaroscuri di un ritratto familiare. Un doppio binario?

"Sì, volevamo mantenere questa doppia anima. Ci sono momenti di comicità più immediata, più fragorosa, e scene – soprattutto fra me e Valentina – nelle quali affiorano problemi reali: l’ansia relativa ai figli, al futuro della famiglia, le crisi di coppia. Due aspetti in equilibrio".

Le scene più grottesche, quelle che fanno ridere, sono tutte sulle sue spalle. Eppure, la sua recitazione è improntata all’understatement, è sommessa.

"Sono convinto, da tempo, che la risata non la devi cercare esasperando i toni della recitazione. Più sei normale, più la risata arriva. È la situazione che la crea, non sei tu con le “faccette“. E quindi ho cercato di essere come sempre: il più normale possibile".

Valentina Lodovini è una partner impagabile. Fate coppia, cinematograficamente, ormai da tre film. Il vostro potrebbe essere chiamato il "Rovelli cinematic universe"…

"Mi trovo davvero bene con lei. Valentina ha la grande capacità di entrare in sintonia con te, anche emotivamente. È molto empatica, vive il momento mentre sta recitando: non hai mai l’impressione che dica una parte a memoria, la senti lì, a vivere con te la scena. Ci facciamo coinvolgere dalle scene, e ci sono anche momenti di divertimento reale, sul set".

C’è anche una evoluzione del personaggio maschile che lei interpreta. È un maschio che non vuole accettare il cambiamento – la figlia che se ne va di casa e altre cose – ma che si rivela più ragionevole del previsto.

"È un maschio che non è patriarcale. Parte con dei pregiudizi, ma strada facendo ha l’elasticità mentale per adattarsi. Ma chi sa accettare veramente le novità, chi sa entrare nelle pieghe della psicologia degli altri è, come sempre, la donna".