Domenica 8 Settembre 2024

Fab Four in Mostra . Lennon ribelle a New York e il concerto del ’65. È sempre Beatlesmania

Fuori concorso due documentari ricchissimi di immagini inedite . Quello su John è un tesoro di scoperte: dall’impegno politico all’ironia .

Fab Four in Mostra . Lennon ribelle a New York e il concerto del ’65. È sempre Beatlesmania

Fuori concorso due documentari ricchissimi di immagini inedite . Quello su John è un tesoro di scoperte: dall’impegno politico all’ironia .

Due film che hanno come protagonisti i Beatles sono passati, in questi giorni, sugli schermi della Mostra del cinema. Il primo, fuori concorso, si intitola One to One: John & Yoko. In realtà qui, di componenti dei Beatles, ce n’è uno solo: John Lennon. Ma è più che sufficiente. Il film documentario racconta i suoi anni americani, quelli vissuti con Yoko, quelli delle utopie rivoluzionarie, dell’appoggio ai movimenti di controcultura degli anni ’70 negli Stati Uniti. I Beatles sembrano un ricordo lontano, Lennon sembra avere completamente dimenticato la spensieratezza leggera degli anni ’60, ed è sinceramente coinvolto nei progetti di costruzione di un nuovo mondo, di opposizione al governo Nixon. In una parola: è il John Lennon di Imagine, ma molto meno edulcorato e romantico di quello che si possa immaginare.

I due documentaristi autori di One to One: John & Yoko, Kevin MacDonald e Sam Rice-Edwards, dissotterrano una miniera di materiali d’archivio. Ci sono i concerti per beneficenza tenuti a New York, ma anche le pubblicità televisive degli anni ’70, quel capitalismo selvaggio, e così attraente, così colorato, così capace di catturare lo sguardo: le auto, la Coca cola. Ma anche le rivolte nelle carceri, gli spari al governatore dell’Alabama George Wallace. E ci sono le registrazioni di conversazioni telefoniche, mai sentite prima. Alcune sono veramente bizzarre: quella con un attivista, Aj Weberman, che va a frugare nella spazzatura di Bob Dylan, per trovare le prove di come Dylan sia diventato un miliardario ipocrita… Cose da pazzi. E c’è anche il filmato di quello che è probabilmente l’ultimo concerto di Lennon, con i proventi destinati ai bambini disabili. One to One ci restituisce un Lennon vivo, vitale, combattivo: e anche denudato di tutti i privilegi che avevano avuto i Beatles, ora che è finito a vivere in un appartamento di due stanze al Greenwich Village, come uno studente.

Twst / Things We Said Today è, invece, diretto da uno dei maestri del documentario europeo, Andrei Ujica, il quale ha lavorato per più di 12 anni a questo film. Che – passato ieri alla Mostra – racconta il secondo tour dei Beatles negli Stati Uniti, quello del 1965. Immagini di delirio, ragazzine oggi settantacinquenni che dicono chi amano di più fra George e Ringo – curiosamente snobbati John e Paul – e conferenze stampa in cui le domande si accavallano e qualcuno chiede: "Ma pensate che si sia offuscato il vostro successo?". Era il 1965, i Beatles erano all’apice della carriera.

Il film è costituito esclusivamente da materiali d’archivio dell’epoca (ABC, CBS, NBC) , da filmati amatoriali e da immagini del concerto che i Beatles tennero allo Shea Stadium. Il titolo, Twst richiama Things We Said Today, titolo di un brano dei Beatles nell’album A Hard Day’s Night. Se vogliamo, è quasi il prequel dell’altro film. Qui c’è la Beatlesmania al suo picco, le ragazzine non sembrano ancora politicizzate. Ma nella conferenza stampa, quando gli chiedono "dove vi piacerebbe andare, a New York, se non foste controllati dai bodyguard?", John risponde: "A Harlem", e un giornalista di colore alza il pugno e dice: "Yeah!". Era già un segnale.

Giovanni Bogani