L'evoluzione della specie ha prodotto un aumento in lunghezza nelle dimensioni degli organi sessuali maschili del paguro di terra: è quanto sostiene uno studio recentemente pubblicato sul magazine Royal Society Open Science e firmato dal biologo Mark Laidre. IL PAGURO, UN ARCHITETTO Il paguro è un crostaceo timido e fifone, indifeso e perciò pieno di paure, che si impossessa di conchiglie vuote e le arreda per farle diventare la casa perfetta: all'esterno le arricchisce con spugne e attinie velenose per mimetizzarsi e scoraggiare gli aggressori; all'interno secerne sostanze chimiche erosive allo scopo di creare un ambiente più accogliente, dove accoccolarsi in tutta sicurezza, crescere e persino ricavare uno spazio per le uova. LE PERIPEZIE DEL PAGURO Tutto ciò rende i gusci estremamente preziosi ed è naturale che i paguri siano restii ad abbandonarli per il rischio di perderli, di vederseli rubare o rovinare. Solo che molti esemplari dovrebbero sporgersi per potersi accoppiare. Alcune specie, in particolare quelle di terra, hanno invece sviluppato un organo sessuale debordante, che arriva a misurare fino a metà della lunghezza del corpo, circostanza curiosa che consente di assicurare la discendenza al paguro superdotato, senza costringerlo per forza ad allontanarsi dalla sua casa fortezza. L'IMPORTANZA DEL GUSCIO Per dare peso alla ipotesi, Mark Laidre ha fatto un salto presso il Museo nazionale di storia naturale di Washington, amministrato dallo Smithsonian Institution e dove sono conservati circa tremila differenti esemplari di paguro. Guardandoli da vicino uno per uno, Laidre ha evidenziato una ricorrenza: più il guscio era lavorato, maggiori erano le dimensioni dell'organo sessuale maschile. Un fenomeno ancora più evidente nei paguri di terra, che trascorrono gran parte della loro vita all'asciutto e che, oltre a effettuare un lavoro certosino sul proprio guscio, corrono un rischio in più rispetto ai cugini di mare: se restano privi di una protezione muoiono per essiccazione nel giro di 24 ore. Ragione per la quale hanno sviluppato la capacità di adattarsi temporaneamente a un guscio di fortuna, non modellato, e hanno pure sviluppato un organo maschile più lungo così da potere restare al sicuro durante l'accoppiamento. LA PARTICOLARITÀ DELLO STUDIO Il magazine National Geographic ha interrogato in proposito Justa Heinen-Kay, biologa specializzata in ecologia evolutiva presso l'Università del Minnesota e scienziata non coinvolta nello studio. La studiosa ha trovato che l'intuizione di Mark Laidre fosse brillante e che fosse particolarmente interessante perché "è molto insolito che un oggetto, come un guscio, sia coinvolto nell'evoluzione dei tratti sessuali di una specie". Leggi anche: - I fiori producono più nettare quando sentono api vicine - La farfalla monarca è in pericolo. Colpa dell'uomo - La velocità dei buchi neri, forza di gravità e radiazioni
MagazinePaguro fifone ma superdotato, la selezione della specie