Raggiungere il secondo campo base dell'Everest, a 6200 metri d'altezza, è un'esperienza che solo pochissimi di noi possono permettersi. Per fortuna, lo scalatore e fotografo Elia Saikaly ha realizzato un bellissimo time lapse di quel che si vede in questa zona remota del pianeta. Lo spettacolo lascia a bocca aperta.
UN TIME LAPSE DIFFICILISSIMO
Di fronte alle immagini, potrebbe passare sotto traccia quanto è stato difficile realizzarle. La verità è che soprattutto le ore notturne, quelle che consentono di vedere la via lattea, rappresentano una sfida enorme: il corpo umano soffre per la mancanza di ossigeno e per il freddo polare, mentre l'attrezzatura tende a ghiacciarsi in men che non si dica. Con le parole dello stesso Elia Saikaly: “Occorre molta disciplina per stare svegli tutta la notte a catturare questi momenti magici affinché il mondo possa goderli. Congelano le fotocamere, congelano gli obiettivi, congelano le batterie e congelano anche gli esseri umani: l'ambiente ad alta quota è debilitante, nella migliore delle ipotesi”.
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MagazineGuarda il time lapse dell'Everest che lascia stupefatti